Mentre la commissione Europea si affanna a trovare una strategia incentivante per eliminare la vendita di tutti i veicoli endotermici (cioè che sfruttano la combustione di materiali non solo fossili per generare energia convertita in movimento rotatorio) entro il 2035, la Norvegia alza la testa e dà l’esempio: liberi da benzina e diesel entro il 2025, forse anche prima!
Nonostante i recenti scontri tra i capi di stato norvegesi e Greta Thunberg sull’abbandono troppo lento di petrolio e gas destinati all’industria e all’uso cittadino, la Norvegia è un faro d’esempio per tutta l’Europa con una spiccata etica green. E ci stupisce ancora: la novità è la chiusura delle vendite a livello nazionale di tutti i veicoli endotermici entro il 2025 (10 anni prima dei limiti imposti dall’UE), favorendo quasi totalmente il settore EV.
Ma la cosa sorprendente arriva da alcune analisi sui dati di immatricolazione messi in oggetto da “Motor”, testata online locale. I trend di immatricolazione per i veicoli endotermici sono in forte calo già dal 2017, prognosticando nella migliore delle ipotesi una quasi totale cessazione delle vendite di diesel e benzina entro già la metà del 2022.Questo mercato si pone in forte controtendenza con le politiche europee e sta dando largo margine d’azione a tutti i brand di veicoli elettrici emergenti, soprattutto cinesi, come ad esempio Nio e Byd, che nell’ultimo anno stanno registrando un impennata nei dati di vendita e nelle prenotazioni anticipate.
Ma alla Norvegia non basta ancora (giustamente): sono infatti numerosi i progetti in fase di lavorazione e/o già in opera che contribuiscono a fare di questo paese uno dei più virtuosi in ottica green. Oslo, per esempio, è la prima capitale europea con la più ambia porzione di area interdetta ai veicoli a motore, fattore fondamentale per la crescita di tutti quei mezzi elettrici e non di stampo più classico, come ad esempio le biciclette.