La Commissione Europea tiene duro: nessuna restrizione al trasporto di notebook, tablet e mini-console in aereo.Ieri il Commissario UE per la Migrazione e gli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos, e il Commissario per i Trasporti, Violeta Bulc, hanno incontrato una delegazione statunitense guidata dalla Segretaria per la Sicurezza Interna Elaine Duke per "discutere questioni relative alla sicurezza dei voli".
Com'è risaputo da marzo Stati Uniti e Regno Unito vietano di portare a bordo di alcuni aerei provenienti da scali ritenuti a rischio (soprattutto nordafricani e mediorientali) tablet, console portatili, notebook, macchine fotografiche, eBook reader, videocamere e altri dispositivi hi-tech genericamente definiti "più grandi di uno smartphone". Devono obbligatoriamente andare nella stiva.
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L'Europa (come anche l'Italia) non si è allineata, anche considerando la posizione della IATA (International Air Transport Association) che ha respinto la decisione.
"Si tratta di una misura insostenibile nel lungo periodo a fronte di qualsiasi minaccia si cerchi di ridurre con questo escamotage", dichiarò ai tempi Alexandre De Juniac, direttore generale della IATA. "Anche a breve termine è difficile comprenderne l'efficacia mentre i problemi commerciali che creano sono gravi. Chiediamo ai governi di lavorare con le aziende per trovare un modo per continuare a volare in sicurezza, senza dover però separare i passeggeri dai loro dispositivi elettronici personali".
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Per altro rimaneva un quesito: com'è possibile che i notebook siano ritenuti sicuri su alcuni voli e non su altri, compresi i voli in partenza dallo stesso aeroporto?
Probabilmente è su questo punto che discuterà la delegazione europea che la prossima settimana si recherà a Washington D.C per confrontarsi con i referenti statunitensi. La possibilità che anche l'Europa decida per un eventuale divieto futuro sui voli transatlantici teoricamente non può essere esclusa.
Secondo una fonte autorevole dell'Unione Europea, che si è confidata con il New York Times, la delegazione statunitense avrebbe condiviso con le autorità di Bruxelles le informazioni e le motivazioni legate ai divieti. Insomma, il tema è delicato perché si parla di intelligence.
Il problema però è che l'Europa gestisce un flusso non indifferente. Nel 2016 l'Air Transport Association ha stimato che il numero di passeggeri in volo dall'Europa agli Stati Uniti ha raggiunto quota 31 milioni, di cui 3,5 milioni provenienti da paesi extracomunitari - quindi via scalo.
Se oggi il divieto statunitense si applica a circa 50 voli al giorno via UE, domani l'adesione degli stati membri potrebbe far salire il conto a 390 voli al giorno. E fra allungamento delle procedure di volo e impossibilità di lavorare a bordo per i passeggeri, i costi potrebbero salire a 1,1 miliardi di dollari all'anno.
Non meno importante il fatto che secondo gli esperti in sicurezza dei voli stivare troppi dispositivi con batterie di litio incrementerebbe i rischi in caso di incendio.
Alexandre de Juniac, presidente IATA, suggerisce per uscire dall'empasse di migliorare i sistemi di controllo, chiedere ai passeggeri di accendere i dispositivi prima di imbarcarsi e impiegare un maggior numero di cani antiesplosivo.
L'accessorio più utile durante i voli aerei più lunghi? Sicuramente un cuscino come ad esempio il JerryBox.