Nissar R390 GT1, l'unica al mondo era a Villa d'Este

Nissan R390 GT1 è un'auto unica al mondo, spinta da un V8 McLaren derivato dal mondo delle corse e adattato all'utilizzo stradale.

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a cura di Francesco Daghini

Grazie al progresso della tecnica oggi riusciamo a progettare auto incredibilmente potenti, dando vita a supercar e hypercar a destra e a manca, senza nemmeno bisogno di scomodare i motori elettrici; un tempo invece, per dare vita a un’auto veramente pazzesca bisognava basarsi su auto da corsa e cercare in tutti i modi di renderle adatte all’uso su strada pubblica. E’ il caso della Nissan R390 GT1, un’auto unica nel suo genere e che ha fatto la storia del marchio giapponese e della sua divisione racing, Nismo.

La Nissan R390 GT1 è stata disegnata da Ian Callum, ed è stata prodotta in solo un esemplare, anche se il motore V8 McLaren da 3.5 litri è ancora oggi in circolazione; questo pezzo unico della storia dell’automobilismo era presente al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este di qualche giorno fa, e abbiamo la fortuna di potervi mostrare i video in cui l’auto viene accesa e resta al minimo per un po’, prima di poter godere del sound quando finalmente il pilota spinge sull’acceleratore.

Nel 1998 questo motore twin-turbo era in grado di erogare 550 cavalli e 637 Nm di coppia, una potenza veramente importante specialmente se si pensa che l’auto ha la trazione posteriore e un cambio sequenziale a 6 rapporti. Il peso è di appena 1097 kg, e tutto questo si traduce in una velocità massima di 354 km/h e un 0-100 coperto in appena 3.9 secondi. Secondo alcuni dati, l’auto potrebbe coprire il quarto di miglio (402 metri) in 11.9 secondi, un risultato decisamente positivo per un’auto che nasce per gare di endurance.

Come potete immaginare, Nissan ha poi deciso di non produrre quest’auto e questo esemplare rimane l’unico esistente al mondo: siamo molto grati che non sia semplicemente esposto in un museo, ma che venga effettivamente portato in giro per il mondo per mostrare a tutti di cosa ci si occupava 20 anni fa, prima dell’elettrico, prima di tutte le supercar all’avanguardia che ammiriamo oggigiorno.

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