Nissan chiude gli ordini per la GT-R dopo 18 anni

La Nissan chiude gli ordini della GT-R R35 in Giappone: è la fine della supercar nata nel 2007 che ha conquistato una generazione di appassionati

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a cura di Tommaso Marcoli

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La leggendaria Nissan GT-R, soprannominata Godzilla nel mondo dell'automobilismo, sta per scrivere il capitolo finale della sua lunga storia. Dopo quasi due decenni di onorata carriera, il colosso giapponese ha ufficialmente chiuso il libro degli ordini per la sua iconica supercar, come annunciato sul sito web giapponese dell'azienda. Un graduale addio iniziato nel 2021 con il ritiro dai mercati europei, proseguito con l'uscita dall'Australia e culminato lo scorso ottobre con la cessazione della produzione per il mercato nordamericano. La GT-R, che ha rappresentato per generazioni l'eccellenza ingegneristica nipponica, si congeda così dal panorama automobilistico mondiale.

L'ultimo ruggito di Godzilla

Il comunicato pubblicato da Nissan in Giappone è lapidario: "la Nissan GT-R ha ricevuto ordini da numerosi clienti e ha chiuso l'accettazione di ordini per la quantità programmata per la produzione". Sebbene non sia stato precisato quante vetture debbano ancora essere assemblate o quando terminerà definitivamente la produzione, il messaggio è chiaro: il capitolo R35 sta per concludersi.

Non si tratta di una scelta commerciale o strategica, ma piuttosto di un adeguamento forzato alle normative sempre più stringenti. Nel luglio 2021, le nuove regolamentazioni europee sul rumore hanno costretto la casa automobilistica a ritirare la GT-R dal mercato continentale. Pochi mesi dopo, nel novembre dello stesso anno, sono stati gli standard australiani sulla sicurezza negli impatti laterali a decretarne l'uscita da quel mercato.

La democratizzazione delle prestazioni estreme

Lanciata nel 2007, la GT-R è diventata per il Giappone ciò che la Corvette rappresenta per gli Stati Uniti: un simbolo di prestazioni accessibili. La R35 ha incarnato perfettamente la filosofia di offrire prestazioni da supercar a un prezzo relativamente contenuto, diventando l'incubo di vetture ben più costose e prestigiose.

Nonostante la lunga permanenza sul mercato, la supercar nipponica ha ricevuto solo aggiornamenti incrementali e due importanti restyling, mantenendo sempre come cuore pulsante il poderoso V6 biturbo da 3,8 litri. Dalla potenza iniziale di 471 cavalli del modello di debutto, la GT-R è cresciuta fino ai 600 cavalli dell'ultima versione Nismo, dimostrando l'incredibile potenziale del suo progetto originale.

Un'eredità difficile da eguagliare

Ciò che ha reso la GT-R così speciale non è stato solo il design o le specifiche tecniche, ma l'approccio ingegneristico di Nissan. L'azienda si è concentrata sugli aspetti che realmente contavano: prestazioni, maneggevolezza e tecnologia applicata alla guida. La GT-R ha rappresentato la democratizzazione dell'eccellenza automobilistica, permettendo a molti appassionati di accedere a prestazioni un tempo riservate esclusivamente a vetture esotiche dal prezzo inaccessibile.

Ora che la produzione sta per terminare, Nissan avrà tempo per lavorare al futuro. Il direttore del design dell'azienda ha accennato alla possibilità di vedere un successore della GT-R prima del 2030, anche se al momento non esistono piani immediati per un erede diretto.

Un arrivederci, non un addio

La GT-R lascia un vuoto significativo nel panorama delle supercar, dando un momentaneo respiro ai suoi storici rivali. Tuttavia, come suggerisce l'ultimo paragrafo dell'articolo originale, Godzilla non muore mai davvero. L'eredità della R35 influenzerà probabilmente le future generazioni di auto sportive, non solo di Nissan ma dell'intero settore.

Per gli appassionati più fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi uno degli ultimi esemplari prodotti, resta la consapevolezza di possedere un pezzo di storia automobilistica. Per tutti gli altri, rimane l'attesa per scoprire quale sarà la prossima incarnazione di questa leggenda giapponese a quattro ruote.

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