Gli ultimi anni di difficoltà hanno insegnato a tutti una lezione importante, una lezione forse dimenticata da troppo tempo: non sempre si può fare affidamento sul lavoro degli altri, e quando il "lavoro degli altri" si traduce nella fornitura di centinaia di migliaia, se non milioni di chip in silicio, non si può certo affrontare il discorso con leggerezza. Bisogna quindi prendere in mano la propria produzione e cominciare a farsi i chip da soli: è quello che ha pensato Nio, importante marchio cinese, che ha deciso di seguire le orme di Tesla nella produzione casalinga di chip così da liberarsi dalla dipendenza da altri produttori.
Secondo quanto riportano le fonti cinesi, Nio avrebbe assunto un team di circa 300 esperti nel campo della progettazione di sistemi a guida autonoma, nonché nella progettazione di chip Lidar: il "chip team" è nato nel 2020 a supporto della divisione hardware per lo smart-driving dell'azienda, e in pochi mesi Nio è riuscita a convincere altri ingegneri ad accettare un'offerta di lavoro, abbandonando i precedenti contratti con aziende tech molto famose come Xiaomi, OPPO e Huawei.
La produzione dei primi chip a marchio Nio potrebbe avvenire all'inizio del 2024, in quanto al momento il team è ancora in fase di definizione; a differenza di Tesla, che ha di recente annunciato di non voler più utilizzare radar e sensori ultrasonici sulle sue auto per la regolazione della guida autonoma, Nio - così come altre realtà come Mercedes - è invece convinta che sensori come i Lidar siano fondamentali per il corretto sviluppo di un sistema a guida autonoma che sia sicuro al 100%.
Avere una produzione interna di chip non potrà che giovare a Nio, che si troverà inevitabilmente sulla punta della piramide per quanto riguarda lo sviluppo di tecnologie dedicate al settore automotive, uno spazio che inevitabilmente dovrà condividere con Tesla; grazie alla produzione interna, le due realtà saranno molto più rapide a rispondere a eventuali modifiche imposte dal punto di vista legislativo, rispetto a realtà che dovranno interfacciarsi con i propri fornitori prima di poter modificare i propri chip.
Ancora una volta Nio continua a stupire per le decisioni prese: dopo aver registrato il suo primo record al Nurburgring nel 2017 e dopo essere stata la prima azienda in grado di introdurre un sistema di scambio batterie (battery swapping) su un'auto elettrica, oggi Nio promette un altro grande passo in avanti.