Nio ET7 arriva in Germania nel 2022

I piani di Nio sono chiari: ES8 in Norvegia già quest'anno, e Nio ET7 in Germania a partire dal 2022. La Cina delle auto è sempre più vicina all'Europa.

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a cura di Francesco Daghini

In occasione del recente Salone di Monaco, la compagnia cinese Nio ha confermato le intenzioni di entrare sul mercato europeo: i piani della compagnia prevedono un primo ingresso in Norvegia con il SUV elettrico ES8 E-SUV, seguito a ruota dall’arrivo della sedan elettrica Nio ET7 in Germania, a partire dal 2022.

“Entrare nel mercato tedesco è il nostro obiettivo attuale. C’è molto interesse e abbiamo ricevuto diverse richieste da parte di potenziali clienti. Il nostro obiettivo è quello di portare le Nio ET7 in Germania entro la fine del 2022.” Queste le parole di William Li, fondatore e CEO di Nio.

La Nio ET7 è una sedan elettrica con un motore da 480 kW di potenza e un range – seppur misurato con il vecchio standard NEDC – di 1000 km grazie alla batteria da 150 kWh che Nio offre tra le opzioni di acquisto. Nio ci tiene a sottolineare come gli interni dell’auto siano stati realizzati con un materiale rinnovabile chiamato ‘Karuun’, un materiale privo di plastica, sostenibile, dal bell’aspetto e dall’ottimo feeling al tatto, perfetto per realizzare interni di alta qualità.

Ad oggi non abbiamo informazioni ufficiali in merito, ma è assai probabile che Nio si impegni ad installare sul territorio le sue stazioni di sostituzione batteria di cui vi abbiamo parlato diversi mesi fa, già presenti in Cina e previste anche in Norvegia: le stazioni di sostituzione batteria di Nio sono completamente automatizzate e permettono di installare una batteria carica sull’auto in appena 3 minuti, eliminando quindi la necessità di attendere il lavoro di una colonnina di ricarica.

E’ ancora presto per parlarne in modo più approfondito, ma qualora la domanda per la Nio ET7 dovesse essere particolarmente alta, la compagnia cinese non esclude la possibilità di produrre le auto direttamente sul territorio europeo, magari stringendo una collaborazione che le permetta di utilizzare un polo di produzione già attivo.

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