Il nuovo Codice della strada proposto da Matteo Salvini rischia di subire ritardi nell'approvazione al Senato. Forza Italia ha presentato 54 emendamenti che potrebbero complicare i piani del leader della Lega di far approvare il disegno di legge entro fine luglio.
Il testo, già licenziato dalla Camera lo scorso 27 marzo, prevede l'inasprimento delle pene e l'introduzione di nuove regole. Tuttavia, gli emendamenti di Forza Italia, uniti a quelli delle opposizioni, potrebbero portare a un nuovo esame del testo alla Camera in caso di approvazione di alcune modifiche.
Tra gli emendamenti più discussi presentati dal partito di Antonio Tajani c'è l'eliminazione dell'obbligo del casco per chi noleggia monopattini con velocità massima di 20 km/h, anche se maggiorenne.
Un pensiero condiviso anche da Assosharing, l’associazione della sharing mobility, che sottolinea le criticità del DdL 1086 per il settore. Il vice presidente Andrea Giaretta ha affermato che l’obbligo del casco potrebbe causare la perdita di circa 1200 posti di lavoro e un calo del fatturato di quasi 300 milioni di euro.
In Italia, la mobilità in sharing potrebbe subire un drastico ridimensionamento, poiché i monopattini rappresentano oltre il 50% dei noleggi complessivi. La sicurezza resta una priorità, con il tasso di incidenti per i monopattini in sharing che è calato da 1,47 a 0,58 per 100.000 km percorsi tra il 2021 e il 2022, e con un tasso di mortalità pari a zero. Tuttavia, una normativa molto restrittiva sull’uso del casco potrebbe introdurre nuovi regolamenti, aumentando i costi e riducendo i guadagni a causa dell’installazione dei caschi, del vandalismo sui mezzi di protezione, delle problematiche igieniche e della riduzione della domanda.
Le società di noleggio propongono l’obbligo del casco solo per i monopattini privati, distinguendoli da quelli in sharing, che per legge sono limitati a una velocità massima di 20 km/h, mentre i privati possono raggiungere i 25 km/h.