Le multe stradali in Italia aumenteranno di circa il 2,5% a partire da gennaio 2025, secondo quanto previsto dal Codice della Strada. Il ministro della Giustizia, di concerto con quelli dell'Economia e dei Trasporti, firmerà a dicembre il decreto che stabilirà l'entità precisa dell'incremento, basandosi sui dati Istat sull'inflazione degli ultimi due anni.
L'aumento delle sanzioni è un adeguamento automatico che avviene ogni due anni, ad eccezione del 2022 quando il governo decise di bloccare il meccanismo vista la situazione economica eccezionale.
Il rialzo del 2,5% è relativamente contenuto se confrontato con il passato. Quattro anni fa le multe addirittura diminuirono dello 0,2%. L'incremento riguarderà tutte le infrazioni stradali, senza modificare le eventuali sanzioni accessorie come la decurtazione dei punti o la sospensione della patente.
Ecco alcuni esempi di come cambieranno gli importi delle violazioni più comuni, considerando un aumento del 2,5%: divieto di sosta nei centri abitati: da 42 a 43 euro; superamento dei limiti di velocità di oltre 40 km/h ma non oltre 60 km/h: da 543 a 557 euro; passaggio con semaforo rosso (prima violazione in due anni): da 167 a 171 euro; omesso uso delle cinture di sicurezza: da 83 a 85 euro.
È importante notare che per l'uso di apparecchi radiotelefonici alla guida, la multa passerà da 165 a 250 euro. Questo aumento più significativo non è dovuto all'adeguamento inflazionistico, ma alla riforma del Codice della Strada che entrerà in vigore a dicembre e che vorrebbe rendere le strade più sicure.
I Comuni, che spesso ricavano entrate significative dalle multe, potrebbero essere favorevoli all'aumento. Tuttavia, il governo si trova a dover bilanciare queste esigenze con la necessità di non gravare eccessivamente sui cittadini in un periodo economicamente delicato.