Per le vetture elettriche, il 2022 è stato un anno da ricordare: in Europa infatti, hanno raggiunto il massimo storico di immatricolazioni, con una crescita notevole in tutti i paesi tranne l’Italia. Anzi, sul nostro territorio c’è addirittura stato un calo di immatricolazioni e registrazioni di auto elettriche.
Vediamo nel dettaglio i numeri delle immatricolazioni 2022, secondo i dati raccolti ed elaborati dalla Jato Dynamics. Lo scorso anno in Europa, sono stati registrati 2,59 milioni di veicoli elettrificati (si intendono auto a batteria, ibride plug-in e fuel cell), pari ad un incremento del 15% rispetto al 2021 e del 92% in confronto al 2020. Davvero incredibile il dato rispetto al 2019, quando le registrazioni hanno raggiunto le 561 mila unità, segnando una crescita del 362% in soli 3 anni. Di conseguenza l’influenza delle motorizzazioni tradizionali è sceso dal 57,9% al 51,4%.
Da queste elaborazione si evidenzia però un dato inaspettato. L’Italia non è la sola a sembrare ancora non convinta di affidarsi a veicoli totalmente elettrici. La Germania infatti, ha fatto registrare nel primo mese del 2023 un calo delle immatricolazioni di auto a batteria e ibride plug-in del 32% rispetto allo stesso periodo del 2022, complice probabilmente una riformulazione degli eco-incentivi.
In tutto il paese a gennaio 2023 sono state immatricolate solo 27 mila auto: di cui 18.140 elettriche, mentre le Phev si sono fermate a 8.850 unità. Se si confrontano i dati con quelli di dicembre, è lampante come la presenza degli incentivi abbia influenzato il mercato, poiché erano state immatricolate oltre 100 mila Bev e quasi 70 mila ibride plug-in. La nuova struttura degli incentivi però ha ridotto a € 4.500 gli sconti su auto elettriche da meno di €40.000 (mentre nel 2022 spettavano €6.000), e €4.000 per le auto fino a € 65.000 (nel 2022 si aveva diritto a € 5.000). Addirittura azzerate le agevolazioni per le ibride ricaricabili, e sono già previste ulteriori rimodulazioni per il 2024.