L'argomento è di quelli in grado di scatenare grandi polemiche: è meglio una moto a benzina o una elettrica? Quali sono i vantaggi di un motore a scoppio rispetto a un motore elettrico, e viceversa? In passato vi abbiamo già parlato di moto elettriche e di quali sono i vantaggi che offrono ma in questo articolo cercheremo di dare una risposta definitiva alla domanda posta nel titolo, andando ad analizzare quali sono i principali ambiti di utilizzo di una moto.
Per certi versi, le moto elettriche si sono avvicinate fin da subito alle prestazioni delle moto endotermiche: se si prendono a esempio le moto elettriche più potenti sul mercato e le si paragona alle controparti endotermiche si può notare come il gap prestazionale sia relativamente ridotto, ma gli aspetti che rendono le moto elettriche ancora poco funzionali agli occhi di tanti motociclisti sono altri, come il peso complessivo, il prezzo di acquisto, l'autonomia e i tempi di ricarica. Esistono però degli ambiti di utilizzo in cui l'utilizzo di un motore elettrico può portare a sostanziali risparmi, senza andare a modificare più di tanto lo stile di vita che si aveva in precedenza con una moto a benzina; andiamo ad analizzare i principali punti di forza delle due tipologie di motori per capire qual è la più adatta in base alla situazione.
Moto a benzina, perché sceglierla?
Una moto a benzina può vantare diversi vantaggi rispetto a una moto elettrica: innanzitutto la questione dell'autonomia, intrinsecamente legata a quella dei tempi di ricarica, si riduce alla necessità di trovare un distributore di benzina prima di rimanere a secco. Ad oggi è molto più facile, specialmente in zone poco densamente popolate, trovare un benzinaio piuttosto che una colonnina, e anche se si trovasse una colonnina il tempo per immettere 15/20 litri di benzina in un serbatoio è drasticamente più basso rispetto ai tempi di ricarica di una moto elettrica, anche le più moderne e tecnologicamente avanzate. Da questo punto di vista la moto a benzina vince a mani basse, poiché richiede molta meno programmazione e ci lascia più liberi di esplorare senza preoccuparci troppo di dove stiamo effettivamente andando: se siete amanti dei viaggi in moto all'avventura, il consiglio è quello di restare su un mezzo a benzina per qualche tempo ancora.
Una moto a benzina, inoltre, può vantare oltre un secolo di sviluppo tecnologico in ogni minimo dettaglio, non è quindi sorprendete che le moto a benzina siano più rifinite anche sui più piccoli dettagli (anche se dipende sempre molto dalla fascia di prezzo della moto in questione), basti pensare alla bellissima BMW R nineT Option 719 che abbiamo avuto il piacere di testare solo qualche mese fa, poco prima dell'arrivo dell'inverno, un gioiellino di funzionalità unita all'eleganza.
Se per voi la moto significa uscire presto in una tiepida domenica mattina con l'intento di spararsi diverse centinaia di km a velocità sostenute, la moto a benzina è ancora la vostra migliore amica e ci vorranno ancora diversi anni prima che una moto elettrica sia in grado di soddisfare le vostre esigenze. Infine, il prezzo di acquisto mediamente più basso rispetto a una controparte elettrica rende la moto a benzina un acquisto ancora molto valido.
Moto elettrica, perché sceglierla?
Per contro, una moto elettrica, che pur soffre il confronto quando si parla di autonomia e tempi di rifornimento, offre diversi vantaggi non solo durante l'utilizzo, ma anche dal punto di vista dei costi di mantenimento. Non stiamo parlando necessariamente di moto elettriche ad alte prestazioni come può essere la velocissima Energica Eva EsseEsse9 RS, la prima moto elettrica che abbiamo testato, ma anche di modelli dalle potenze più contenute come la Zero FXE o il Super Soco TCMax, quest'ultimo paragonabile a una moto 125cc.
Queste moto non sono pensate per lunghe traversate, entrambe sono dotate di sistema di ricarica abbastanza lenti e quindi difficilmente l'autonomia giornaliera potrà essere particolarmente alta; per contro, queste moto fanno della facilità di utilizzo e dell'agilità due dei loro maggiori punti di forza - sono veicoli a due ruote che potrebbero invogliare nuovi utenti a intraprendere la strada del motociclismo, anche grazie alla facilità di gestione della potenza che si prova su una moto elettrica. A differenza di una moto a benzina, dove la gran parte della potenza che può essere sviluppata si sviluppa in un determinato regime di rotazione del motore, una moto elettrica sarà in grado di accelerare molto rapidamente, tranne quando ci si trova già abbastanza vicini alla velocità massima consentita.
Inoltre, una moto elettrica può vantare diversi aspetti tecnologici a suo favore, come ad esempio l'assenza di rumore, di calore, o di odori di gas di scarico: sì, che vi piaccia o meno questi sono aspetti a favore di una moto elettrica, specialmente se quest'ultima viene utilizzata in città dove ogni rumore molesto viene sentito da centinaia di persone che si trovano nelle vicinanze. Se vivete in un condominio affollato, i vostri vicini vi ringrazieranno per aver scelto una moto elettrica anziché quella vecchia Monster che viene lasciata accesa al minimo per un minuto nei box interrati. Lo stesso discorso vale per l'odore di gas di scarico che resta addosso ai vestiti in qualche occasione, specialmente quando si guida nel traffico a bassa velocità: un motore elettrico non emette gas di scarico, così l'abito da lavoro resta pulito e profumato.
Proseguiamo con il capitolo dedicato al calore emesso dal motore, aspetto che diventa cruciale nella stagione più calda specialmente se si guida nel traffico intenso delle grandi città: il risultato in questo caso è totalmente a favore della moto elettrica, che non si scalda e non vi darà la sensazione di essere seduti su una stufa accesa.
Infine il capitolo manutenzione: di recente abbiamo pubblicato un articolo dedicato ai costi di manutenzione di una moto elettrica, che Zero Motorcycles stima in circa il 10% rispetto ai costi di manutenzione di una moto endotermica di pari potenza. Come ben sappiamo, sui veicoli elettrici le parti in movimento e quelle soggette a usura sono molte meno rispetto a quelle che troviamo in un motore endotermico, e ciò fa sì che la moto possa percorrere una maggior quantità di chilometri senza bisogno di particolare manutenzione: nel corso della vita della moto bisognerà preoccuparsi di freni (pastiglie e olio), gomme ed eventualmente del sistema di trasmissione (cinghia o catena che sia) dopo diverse decine di migliaia di chilometri percorsi.
Dipende tutto dallo stile di vita
Impossibile dare una risposta definitiva al quesito "meglio elettrica o a benzina?" perché dipende tutto dallo stile di vita e dall'utilizzo che si vuole fare della propria moto: se siete in cerca di un mezzo per avventure domenicali è ancora troppo presto per l'elettrico - a meno che non siate particolarmente intrigati dalla tecnologia di mobilità a zero emissioni locali, perché in tal caso vi posso assicurare che viaggiare con una moto elettrica è possibile, basta sapersi organizzare - e il mio consiglio è quello di rimanere su un motore endotermico almeno fino all'arrivo delle batterie allo stato solido, che dovrebbero migliorare sia il peso sia l'autonomia delle moto elettriche.
Se invece l'utilizzo della moto è prettamente riservato agli spostamenti quotidiani casa-lavoro e per le commissioni nei dintorni di casa propria, una moto elettrica potrebbe essere la soluzione perfetta: la semplicità di utilizzo di questi veicoli li rende facilmente approcciabili anche da parte di chi non è abituato ad andare in moto, i costi di manutenzione e di ricarica sono drasticamente più bassi rispetto a quelli di una moto endotermica e avrete modo di scattare come un sasso lanciato da una fionda ad ogni semaforo diventato verde. La città è l'ambiente di utilizzo perfetto per un veicolo elettrico a due ruote, qualunque sia la sua dimensione, e le moto elettriche non sono escluse.