Mistero a Roma: 17 Tesla bruciate in un solo evento

Un devastante incendio in una concessionaria Tesla a Roma ha distrutto 17 veicoli. Proseguono le indagini mentre continuano le proteste contro Musk

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il mondo Tesla è scosso da un inquietante episodio che si è aggiunto a una serie di eventi simili verificatisi nelle ultime settimane. Nella notte tra il 30 e il 31 marzo, attorno alle 4:30 del mattino, le fiamme hanno avvolto il piazzale esterno di una concessionaria Tesla in via Serracapriola a Roma, riducendo in cenere ben 17 vetture elettriche. L'incidente, su cui indagano le autorità, non ha provocato feriti ma solleva interrogativi sulla sua natura, con forti sospetti che possa trattarsi di un atto doloso premeditato. La coincidenza temporale con altri episodi simili in Europa e negli Stati Uniti alimenta l'ipotesi di un possibile collegamento con le crescenti proteste contro il brand e il suo controverso CEO, Elon Musk.

Quanto accaduto a Roma non rappresenta un caso isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di apparenti attacchi mirati alle strutture e ai veicoli Tesla. Il mese di marzo ha visto una preoccupante sequenza di incidenti simili: a Tolosa, in Francia, otto auto della casa americana sono andate a fuoco, mentre a Ottersberg, in Germania, altre sette vetture sono state distrutte dalle fiamme pochi giorni fa. La situazione appare ancora più allarmante oltreoceano, dove ad Austin, in Texas, le forze dell'ordine e gli artificieri sono dovuti intervenire dopo il ritrovamento di dispositivi incendiari all'interno di una concessionaria.

A Las Vegas, un uomo è stato arrestato con l'accusa di aver deliberatamente danneggiato e incendiato veicoli Tesla e un centro di assistenza. Questi eventi, distribuiti in diverse nazioni e continenti, suggeriscono un possibile coordinamento o, quantomeno, un clima di crescente ostilità nei confronti dell'azienda di Musk. Le fiamme hanno colpito esclusivamente i veicoli parcheggiati in un'area adiacente, in attesa di essere consegnati ai clienti. L'area è stata successivamente recintata dalle forze dell'ordine per consentire i rilievi e impedire l'accesso ai curiosi.

Il contesto politico in cui questi eventi si stanno verificando non può essere ignorato. Negli Stati Uniti, un'ondata di proteste ha recentemente preso di mira Tesla con manifestazioni di fronte alle concessionarie al grido di "Tesla Takedown". Nel mirino dei manifestanti ci sono le politiche di Elon Musk, non solo in qualità di CEO di Tesla, ma anche come responsabile del Dipartimento per l'Efficienza Governativa (scherzosamente abbreviato in "DOGE") nell'imminente seconda amministrazione Trump. In questo ruolo, Musk sarebbe incaricato di individuare ed eliminare sprechi attraverso tagli alla spesa pubblica, una prospettiva che ha suscitato forti reazioni in diversi ambienti.

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