Il 2020 di MINI è stato abbastanza difficile – così come lo è stato più o meno per tutti – a causa della drastica riduzione di vendite: rispetto al 2019, i dati di vendita negli Stati Uniti sono scesi del 22.4%, passando da 36,272 auto vendute, a 28,138.
Nonostante ciò, sembra che il futuro di MINI sia abbastanza roseo, anche grazie alla diffusione che stanno avendo le auto elettriche: il brand si sposa molto bene con il tipo di utilizzo che si fa solitamente di un’auto elettrica, e la proposta attualmente a catalogo sta piacendo alla clientela, nonostante i dubbi iniziali.
Secondo quanto dichiarato da Mike Peyton, vice presidente di MINI Americas, durante un’intervista rilasciata ad Automotive News, inizialmente anche i rivenditori ufficiali della compagnia si erano detti dubbiosi in merito alle possibilità di vendere effettivamente la MINI Copper SE, a causa del range limitato a meno di 200 km. La realtà dei fatti, come spesso viene sottolineato quando si discute della scarsa autonomia delle auto elettriche, è che la maggior parte degli spostamenti quotidiani non superano i 50 km, per cui una limitazione a 200 km non preoccupa il cliente medio di MINI.
Negli USA, la domanda per la MINI Cooper SE è risultata essere più alta di quanto previsto inizialmente: nel 2020 sono state vendute circa 1200 MINI elettriche, e questa cifra è destinata a raddoppiarsi nel 2021, e ancora nel 2022. In percentuale si parla comunque di una fetta molto piccola del totale, ma questo esempio di successo convincerà senza dubbio altri produttori a realizzare piccole auto elettriche con autonomia limitata in grado di soddisfare le richieste dei clienti. Sarà importante lavorare bene per riuscire a ridurre il prezzo di vendita finale, che ad oggi spaventa ancora troppi possibili acquirenti che, trovandosi di fronte a prezzi di partenza che superano facilmente i 30,000 € optano per una classica auto alimentata a carburante fossile.