Mini Cooper SE, cosa mi piace e cosa no | La mia prova

Divertimento a zero emissioni con la Mini Cooper SE. Un'auto elettrica che non rinuncia al piacere di guida, con un design sempre iconico e riuscito

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

È ormai qualche anno che Mini propone la sua versione Full Electric, ma nella sua ultima implementazione, questa piccola sportiva si fa apprezzare più che mai. Non è un’automobile estrema, non è esente da difetti, ma è unica nel suo genere. Se per voi le dimensioni contenute di Mini non sono un problema e vi piace l’elettrico, allora non dovreste attendere oltre perché è una delle auto più divertenti che abbia provato negli ultimi tempi.

Cosa mi piace

La Mini che ho provato era il modello SE, quindi la più potente e quella con il pacco batterie più capiente. In realtà la differenza rispetto ai modelli “non S” è limitata, infatti parliamo di 184 cavalli contro i 218, che fanno abbassare l’accelerazione da 0-100 da 7.3 secondi a 6.7 secondi, mentre più importante è la differenza della dimensione del pacco batterie, che passa da 36.6 kWh a 49.2 kWh.

Non sono numeri estremi, bensì sono allineati a quelli delle versioni endotermiche, considerando che per l’elettrico siamo abituati ad accelerazioni ben più aggressive. Tuttavia, in questo caso, la dinamica di guida fa una grande differenza. Con Mini abbiamo sempre un’auto con il baricentro basso, un bell’assetto, una risposta diretta ai cambi di direzione, nonostante non diventi mai estrema o poco confortevole. È abbastanza unica nel suo genere, e certamente lo è in questa fascia di prezzo.

Quello che sto cercando di dire è che nonostante si possa considerare “scarsa” per gli standard elettrici, in realtà quello in che restituisce è addirittura superiore a molti altri modelli. L’accelerazione si sente e sembra superiore ai numeri reali, il modo in cui entra ed esce dalle curve, l’agilità sul misto, tutto rende la guida di Mini veramente divertente. Inoltre questo mix di caratteristiche la rende divertente ovunque: anche in città, in zone dove i limiti di velocità sono ridotti, è ugualmente possibile divertirsi senza mettersi in situazioni di pericolo o andando contro la legge.

Tutto è accompagnato dal modo in cui Mini supporta la guida con i rumori artificiali del motore. Questo è certamente un punto molto dibattuto, ma credo che spesso chi ritiene l’uso degli altoparlanti per ricreare il feeling rumoroso del motore qualcosa di “ridicolo”, lo faccia semplicemente perché voglia esprimere, anche in questo modo, il suo disaccordo verso le auto elettriche. Perché in realtà è qualcosa che funziona. Nonostante si sappia che non è un rumore reale, quello che aggiunge all’esperienza di guida lo è, e rende tutto più divertente. Mini addirittura ha aggiunto una sorta di “scoppiettii elettrici” quando si rilascia improvvisamente l’acceleratore. Eccessivo ? Forse, ma anche in questo caso, funziona. Carina l’idea di cambiare il tipo di rumore in base al profilo di guida selezionato.

Mini è bella e soprattutto è piacevole da guidare, anzi, è super divertente

La Cooper SE può anche essere silenziosa: basta disattivare il rumore o selezionare un profilo specifico. Inserendo la modalità “B - Brake”, si attiva la One Pedal Drive, ed è possibile selezionare anche l’intervento dei motori elettrici per frenare l’auto, assieme a una modalità “dinamica” che usa anche i dati dei sensori ADAS per frenare più o meno l’auto in base al traffico e alla strada.

Passando ad altri pregi di Mini, c’è sicuramente la qualità del prodotto nel suo complesso. Gli interni, che in questo caso sono condivisi su tutta la gamma, sono fatti benissimo, dal design ai particolari alla scelta degli abbinamenti dei colori, le Mini attuali sono probabilmente le più belle viste nell’ultimo decennio.

Il grande schermo OLED circolare centrale è bellissimo, personalizzabile, si integra perfettamente con CarPlay e Android auto, senza necessità di cavo. È tutto personalizzabile e, nonostante sia un po’ confusionario all’inizio, quando ci si prende la mano si apprezza il grande lavoro fatto da Mini.

Anche l’HUD, un piccolo pannello trasparente che esce dalla parte superiore del cruscotto, in grado di modificarsi in base alla modalità di guida, fa il suo dovere, anche se forse non è realmente necessario. Insomma, Mini è bella e soprattutto è piacevole da guidare, anzi, è super divertente.

Cosa non mi piace

Ovviamente non è perfetta, come tutte le auto. L’elefante nella stanza è l’autonomia, perché Mini dovrà essere usata per un uso a corto raggio. Ricordo che il modello che ho provato era quello con la batteria più capiente, poco meno di 50 kWh, e con questa batteria sarete in grado di percorrere circa 300 km reali, e questo significa che quando avrete percorso 250 km dovrete iniziare a cercare un punto di ricarica. È possibile spremere qualche decina di chilometri in più, ma solo usandola a velocità ridotta e senza brusche accelerazioni, che non è il modo in cui questa auto vi chiede di essere usata.

Quando aprirete il cofano anteriore scoprirete che non c’è alcun vano porta oggetti, e questo è il problema che affligge praticamente qualsiasi auto elettrica che abbia anche delle controparti con motore endotermico. Nonostante i progetti siano differenti, è chiaro che tutto quello che si può avere come base comune viene usato e il risultato è che non si avrà mai una totale ottimizzazione.

Con la batteria da 50 kWh si riescono a percorrere fino a 300 km

Gli interni, come detto, sono molto belli, ma dopo qualche giorno si possono notare delle zone un po’ meno curate, ad esempio il porta oggetti anteriore, e in alcuni punti sembra sia addirittura troppo spoglia. Qualche "svuota tasche" in più, o qualche telaio modellato per sfruttare meglio gli spazi non avrebbe guastato.

Chiaramente in quattro si viaggia stretti, per entrare sul sedile posteriore bisogna infilarsi a fatica, e il bagagliaio è quello che è, va bene per un paio di borse e poco più.

Infine il prezzo è decisamente Premium. La SE più economica parte da 33.500 euro, ma passando a un allestimento più ricco o aggiungendo dei pacchetti accessori, che suggerisco per avere un’esperienza veramente appagante, si arriva facilmente attorno alle 40 mila euro.

Chi dovrebbe acquistarla

Sicuramente chi vuole un’auto per muoversi in città, ma ancora meglio nella provincia dove non siamo sempre immersi nel traffico, perché altrimenti si perderebbe la possibilità di divertirsi grazie alla dinamica di guida offerta da Mini. L’autonomia è limitante, quindi andrà benissimo per chi non fa spesso lunghi viaggi. Se fossi ancora un ragazzino che ha preso la patente da poco, questa Mini Cooper SE sarebbe in cima alla mia lista dei desideri, ma anche chi ha bisogno di una seconda macchina e non ha problemi di spesa, potrebbe considerare questa piccola elettrica super divertente.

I concorrenti? In realtà non ci sono, considerando il mix di caratteristiche e quello che offre, no non ci sono modelli con cui confrontarla direttamente, perché tutte le altre “piccole elettriche” offrono un’esperienza di guida più classica.

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