La Cina continua ad avanzare nel mercato automobilistico europeo con una nuova proposta che punta decisamente all'alto di gamma. Omoda, marchio orientale in rapida espansione, ha scelto la Milano Design Week 2025 come palcoscenico per presentare il suo modello ammiraglia per il mercato europeo: la Omoda 9. Questo SUV del segmento D, già noto in Asia con il nome C9, ha fatto il suo debutto italiano il 7 aprile, portando con sé tecnologia avanzata e un sistema di propulsione ibrido plug-in capace di garantire un'autonomia complessiva superiore ai 1.000 chilometri. Un'entrata in scena che si preannuncia significativa, in un segmento già presidiato da nomi storici come Honda CR-V, Renault Rafale e Volvo XC60.
Con i suoi 4,77 metri di lunghezza, la Omoda 9 si posiziona chiaramente nel segmento dei SUV premium di taglia media. Il linguaggio stilistico del marchio viene qui elevato a nuovi standard, con un frontale caratterizzato da una distintiva griglia a diamante, incorniciata da gruppi ottici che si estendono verso il basso creando una firma luminosa immediatamente riconoscibile. La parte posteriore non è da meno, con luci a LED che sottolineano l'ampiezza del veicolo e conferiscono un'impronta high-tech all'insieme.
Gli interni rappresentano il vero salto di qualità per il brand cinese. L'abitacolo è dominato da un imponente pannello curvo da 24,6 pollici che integra sia la strumentazione digitale che il sistema di infotainment. La tecnologia pervade ogni aspetto dell'esperienza di guida, dal volante con comandi tattili alle innovative soluzioni di comfort come gli altoparlanti integrati nel poggiatesta del conducente, che permettono di effettuare chiamate o ascoltare musica senza disturbare gli altri passeggeri. La dotazione di serie è particolarmente generosa e include elementi solitamente disponibili come optional nei marchi europei: sospensioni elettromagnetiche adattive, sistema di parcheggio automatico e un ampio tetto apribile da 1,3 metri con tendina elettrica a tutta lunghezza. I sedili, regolabili elettricamente, offrono anche funzioni di riscaldamento e ventilazione, mentre la carrozzeria è disponibile in cinque diverse colorazioni.
Il vero punto di forza della Omoda 9 risiede però nel suo sofisticato sistema propulsivo. Il powertrain, denominato Super Hybrid System, combina un motore termico 1.5 TGDI con due unità elettriche e una batteria M3P fornita da CATL, azienda leader mondiale nella produzione di accumulatori, con capacità di 34,46 kWh. Nella sua configurazione più potente, questo sistema ibrido plug-in sviluppa oltre 500 CV, permettendo un'accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi - prestazioni da sportiva in un corpo da SUV familiare.
Strategia commerciale e prospettive di mercato
L'autonomia rappresenta un altro aspetto rilevante della proposta Omoda: il sistema ibrido promette infatti una percorrenza complessiva di 1.126 chilometri, di cui 150 in modalità completamente elettrica. Cifre che pongono questo SUV tra i più efficienti della categoria, almeno sulla carta, e che potrebbero costituire un importante argomento di vendita in un mercato sempre più attento ai consumi e all'autonomia.
Per quanto riguarda il posizionamento commerciale, la Omoda 9 dovrebbe entrare nei listini italiani a partire da maggio 2025, con prezzi ancora da definire ufficialmente ma il listino dovrebbe collocarsi tra i 52 e i 53 mila euro. Una cifra che posiziona la Omoda 9 in diretta competizione con i SUV premium europei e giapponesi, ma probabilmente con un rapporto dotazione/prezzo più favorevole.
Il debutto della Omoda 9 alla Milano Design Week non è casuale: la scelta di un evento dedicato al design sottolinea l'intenzione del marchio di posizionarsi come alternativa premium e stilisticamente rilevante nel panorama automobilistico europeo. La sfida ai brand consolidati è lanciata, e sarà interessante osservare come il mercato risponderà a questa nuova proposta orientale che unisce tecnologia avanzata, prestazioni elevate e un design distintivo.