Il dibattito sul futuro delle restrizioni veicolari a Milano si infiamma: il sindaco Giuseppe Sala apre alla possibilità di rivedere le misure previste per le moto più inquinanti in Area B e Area C. Tale revisione potrebbe rappresentare un cambiamento significativo rispetto ai piani iniziali del Comune, che prevedevano un inasprimento delle limitazioni a partire da ottobre 2024.
Attualmente, l'accesso a queste aree è consentito, senza costi, anche a moto e scooter a due tempi Euro 2, a veicoli a gasolio Euro 2 e a quelli a benzina a quattro tempi Euro 0 e Euro 1. Tuttavia, la strategia di Palazzo Marino mirava a eliminare tale permissività, innalzando la soglia di accesso per garantire una maggiore protezione ambientale. Di fronte a tale prospettiva, un vivo dissenso ha cominciato a emergere tra i cittadini, portando a una significativa manifestazione di protesta a metà marzo, con la partecipazione di oltre mille motociclisti.
In risposta a queste preoccupazioni, il sindaco Sala ha mostrato una certa apertura, evidenziando la necessità di trovare un equilibrio ottimale che tenga conto sia della tutela della salute pubblica sia degli interessi dei proprietari di motoveicoli.
"È indispensabile trovare la giusta soluzione," ha dichiarato Sala, rimarcando l'importanza di un approccio che riesca a bilanciare le esigenze di mobilità individuale con quelle della protezione ambientale e della salute collettiva. La questione è attualmente oggetto di riflessione approfondita, segno che l'amministrazione cittadina è consapevole delle complessità legate all'imposizione di restrizioni troppo rigide in ambito circolatorio.