Vi ricordate che auto aveva Steve Urkell, il pasticcione della serie TV anni '90 Otto sotto un tetto (Family Matters)? Era un'Isetta nella versione commercializzata da BMW tra il 1955 e il 1962. Ora quell'auto, inventata in Italia dalla Iso Rivolta e commercializzata tra il 1953 e il 1956 come soluzione di mobilità popolare, rivive nella Microlino, citycar elettrica sviluppata dalla svizzera Micro Mobility System.
Come spesso accade ultimamente con i remake di prodotti di successo del passato, il produttore ha mantenuto inalterate quasi tutte le caratteristiche vincenti del geniale modello originale, riattualizzandole però e rendendo il prodotto più trendy e desiderabile.

La Microlino dunque riprende sostanzialmente le linee dell'Isetta originale e la doppia colorazione anni '50 della carrozzeria e persino il grande sportello anteriore e la forma a ovetto, con la parte posteriore fortemente rastremata, anche se al posto della monoruota posteriore ora ci sono due ruote gemellate. La Microlino è sempre piccolissima e compatta, misurando appena 2,4 metri di lunghezza (è una due posti secchi) e 1,5 metri in larghezza, tuttavia è alta 1,5 metri e quindi garantisce un'abitabilità tutto sommato confortevole per due persone di statura e stazza media.

MicroMobility System però ha rispettato soprattutto l'impostazione di base del motore: se infatti all'epoca la Isetta faceva 100 km utilizzando 3 litri di benzina (ottimo risultato per l'epoca), adesso la Microlino è equipaggiata con un motore elettrico da 15 kW abbinato a batterie agli ioni di litio da 8 o 14,4 kWh che le assicurano rispettivamente un'autonomia massima di circa 120 o 215 km, mentre la velocità di punta raggiungibile è di 90 km/h, con accelerazione da 0 a 50km/h in 5 secondi.

Il prezzo? 12mila euro, non basso in assoluto ma sicuramente allineato a quello delle utilitarie più economiche e inferiore a quello di una Smart, sua competitor naturale.