Mercedes-Benz ha da poco ufficializzato la vendita della sua società che si occupava dei servizi finanziari in Russia: la società è stata venduta al rivenditore russo Avtodom in seguito all'approvazione del presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riporta Reuters.
La Casa tedesca ha interrotto tutte le linee di produzione localizzate in Russia in seguito al conflitto portato in Ucraina e lo scorso anno ha anche interrotto l'esportazione di veicoli di lusso, nonostante la Russia sia un paese con una buona fetta di popolazione che può disporre di ampi mezzi economici e appassionata del Classe G. Lo scorso ottobre Mercedes ha abbandonato definitivamente - o almeno, fino a quando non si deciderà che vale la pena tornarci - il territorio russo e il suo mercato.
Per completare il distacco però c'è bisogno dell'approvazione di Putin, che secondo la legge russa deve autorizzare la vendita di azioni di aziende legale al mondo finanziario o dell'energia: dopo l'approvazione di Putin bisogna passare da una commissione governativa che ha il compito di approvare gli accordi che riguardano nazioni "ostili", cioè quelle che hanno imposto sanzioni contro la Russia - ad oggi significa una grossa parte delle nazioni di tutto il mondo.
Avtodom, l'acquirente, è specializzata nella vendita di veicoli di lusso e prenderà il controllo di Mercedes-Benz Bank Rus e spera di poter prendere il controllo anche di una fabbrica Mercedes vicino a Mosca, così da far ripartire la produzione di auto; negli ultimi mesi il mercato automobilistico russo ha vissuto grandi difficoltà a causa delle sanzioni e dell'interruzione di alcune catene di rifornimento, ma nonostante tutto in Russia si continua a produrre automobili che però non riescono a raggiungere gli standard di sicurezza richiesti in Europa.
Mercedes è solo l'ultima della lista di aziende a lasciare il mercato russo, con altri marchi del mondo automobilistico che sono già usciti da tempo, come Nissan e Hyundai. Il caso più eclatante è forse quello di Mazda, che ha siglato un accordo per vendere il suo 50% di azioni in Mazda-Sollers Manufacturing Russia alla cifra di 1$, con una clausola che permetterà di riacquistare le quote alla stessa cifra se e quando le acque in Russia si saranno calmate.