Classe A250 e plug-in hybrid, ovvero una Mercedes plug-in con motore termico da 1.3 litri 4 cilindri da 163 cavalli a cui è stato abbinato un motore elettrico in grado di erogare fino a 102 cavalli, con una potenza totale di 218 cavalli con una coppia di 450 Nm di coppia (per definire la potenza totale non è corretto fare una somma semplice dei cavalli). Cambio automatico doppia frizione a otto rapporti, e una batteria da ben 15,6 kWh. Questi sono i principali dati tecnici dei propulsori a bordo di questa Classe A, che piace molto al mercato e che mi ha lasciato con mix di sensazioni, molte positive e alcune negative. Vediamo quindi quello che mi è piaciuto e quello che non mi è piaciuto di questa Classe A.
Cosa mi è piaciuto
Iniziamo con tutto quello che ci è piaciuto di Classe A. Non daremo valutazioni approfondite per quanto riguarda il design, personalmente le linee di questa Mercedes non mi fanno impazzire, ma essendo una valutazione soggettiva, vi lasciamo giudicare dalle foto che vedete in questa pagina.
Una plug-in che ha senso?
Le auto plug-in non mi hanno mai convinto fino in fondo poiché ritengo che richiedano un modello d’uso molto specifico per essere veramente fruibili. Molte plug-in offrono un’autonomia limitata, attorno ai 40 km, una distanza sufficiente per chi si sposta spesso in un contesto cittadino, in mezzo al traffico e con distanze medie percorse di pochi chilometri. In contesto extraurbano, per chi abita in provincia, è abbastanza normale coprire almeno qualche decina di chilometri ogni volta che esce di casa, e in questo caso l’autonomia media è troppo bassa per fare veramente la differenza. Tuttavia chi abita in città ha spesso più problemi a ricaricare l’auto di notte in garage, poiché non molti hanno la fortuna di poter avere case indipendenti dove montare un wallbox o usare l’elettricità a piacimento senza fare arrabbiare il vicino, cosa che invece succede meno fuori dai grandi contesti urbani. Insomma, quanti di voi percorrono pochi chilometri al giorno, ma possono ricaricare l’auto di notte a casa, senza dipendere dalle colonnine pubbliche ? Sono questi controsensi che mi fanno dubitare sulla vera utilità delle auto plug-in che hanno batterie troppo piccole e sistemi di ricarica lenti.
Questa Classe A è tra le poche auto plug-in che potrebbero avere senso, grazie ad alcune scelte di Mercedes: l’uso di una batteria da 15,6 kWh, abbastanza grande da offrire una vera autonomia in propulsione solo elettrica tra i 60 e i 70 km e la possibilità di effettuare la ricarica veloce tramite connettore CCS. Sessanta chilometri in elettrico sono sufficienti in molte situazioni per gli spostamenti quotidiani, spesso non vi ritroverete con la batteria completamente a terra (qualcosa che porta anche benefici in termini di vita della batteria) e la possibilità di caricarla velocemente a una colonnina da 7 kW (o anche più), vi offre molte più chance di viaggiare spesso in elettrico senza ricorrere al motore termico.
In ogni caso il motore a benzina si comporta bene e vi permette di macinare circa 15/16 km al litro; non segna alcun nuovo record, ma abbiamo visto fare di peggio, quindi è un buon risultato.
La posizione di guida
Adoro la posizione di guida di questa Mercedes. Sia con il sedile alto, sia abbassandolo al massimo per una guida più bassa, regolando di conseguenza il volante, la posizione della braccia e del corpo è sempre perfetta (sono alto circa 180 cm). I supporti nella portiera e nel tunnel centrale permettono di appoggiare i gomiti e impugnare il volante in maniera veramente comoda e rilassata. Il volante s’impugna bene, i comandi a volante cadono sotto le dita e dopo un paio di giorni riuscirete ad essere abbastanza veloci e precisi nell’inviare i comandi, le informazioni importanti sono a portata d’occhio, lo schermo centrale è ben visibile semplicemente spostando lo sguardo e il cambio a volante è comodo. Ovviamente anche il sedile è comodo, avvolgente al punto giusto. Tutto ciò vale se volete affrontare la strada con una guida rilassata, se vorrete invece essere un po’ più sportiveggianti probabilmente manca qualcosa per tenervi maggiormente attaccati al sedile, ma nonostante gli oltre 200 cavalli di potenza e uno scatto 0-100 in poco meno di 7 secondi, non crediamo che questa Classe A sia fatta per correre. Avrete potenza sufficiente quando serve, ma tutto ci porta a una guida rilassata e senza stress.
Lo sterzo è fantastico
Non solo lo sterzo è molto morbido, ma anche abbastanza diretto e soprattutto il raggio di sterzata è elevato. Entrare in parcheggi a 90 gradi rispetto il senso di marcia, anche dove c’è poco spazio, è veramente semplice e si fa tutto con una manovra, almeno nella maggior parte dei casi.
Gli interni
Anche nella versione base, senza sovrapprezzo, è possibile scegliere tra differenti materiali, colori e stili. L’autovettura che ho provato aveva sedili dalla linea sportiva, inserti in simil-pelle, e la copertura del cruscotto e della portiera è leggermente gommata. Non troviamo la classica “plasticaccia” dura, e forse l’unica nota un po’ stonata è la plastica nera lucida del tunnel centrale, richiamata in alcune zone della plancia. Bellissima da vedere quando l’auto è esposta al concessionario, pessima nella quotidianità, poiché la polvere si vede tantissimo, così come le impronte digitali e si graffia anche con un panno morbido. A parte questo, tutto il resto è bello da vedere, da toccare e da vivere, la sensazione di lusso è un po’ ovunque.
Cosa non mi è piaciuto
Passiamo ora alle note meno positive dando uno sguardo a quello che ci convince mendo di questa Mercedes.
Guida sportiva, vorrebbe ma fatica
Tra le modalità di guida, assieme a quella comfort, eco e una modalità di mantenimento livello della batteria dove in pratica si passa in modalità full-hybrid anche se la batteria ha abbastanza carica da usare il propulsore elettrico, c’è una modalità sportiva. In questo caso vengono usati entrambi i motori, l’auto è reattiva anche ai bassi giri e permette di accelerare con un buono spunto, usando in partenza la coppia del propulsore elettrico. Fin qui tutto bene, mentre è l’agilità tra le curve a soffrire un po’ di più del carico pesante posteriore, ovvero il pacco batterie che appesantisce maggiormente l’asse posteriore. Si sente sempre un po’ questo sbilanciamento di pesi quando si affrontano curve con un po’ di decisione. Probabilmente qualche piccolo ritocco dell’assetto permetterebbe di limitare questo comportamento.
Bagagliaio e serbatoio ridotto
Le batteria da 15 kWh occupano spazio, sono posizionate nella parte posteriore dell’auto e questa scelta ha costretto Mercedes a mangiare un po’ di spazio al bagagliaio (circa 50 litri, ora la capienza è di 310 litri), e a ridurre anche la capienza del serbatoio a 35 litri (15 litri in meno rispetto i 50 di altre motorizzazioni classiche).
Insomma, dipende da come vorrete usare l’auto, quel che è certo è che dovrete fermarvi a fare benzina più spesso e ogni tanto dovrete abbattere i sedile o caricare qualche oggetto sui sedili posteriori.
Sistema di mantenimento corsia (Line Assist), funziona male
Come configurazione base questa Classe A dispone di un cruise control, del sistema di mantenimento della corsia e ovviamente della frenata di emergenza, mentre se vorrete delle funzioni ADAS avanzate dovrete acquistare l’apposito pacchetto. Tuttavia il sistema di avviso di superamento della corsia (anti sbandamento) è troppo invasivo, poiché interviene non appena toccate una linea di mezzaria o di bordo strada, frenando l’auto. Non è una frenata completa, è più una sorta di “toccatina” del freno, ma lo fa troppo spesso, a volte basta allargarsi leggermente per sorpassare un ciclista e rischiare l’infarto quando l’auto frena all’improvviso. Dopo un paio di giorni l’ho subito disabilitato, non solo lo considero fastidioso, ma addirittura pericoloso perché è veramente troppo improvviso.
La calibrazione del freno, ad alcuni piace
Mercedes calibra spesso il freno delle sue auto su un’impostazione molto sensibile, e in base al modello questo comportamento è più o meno invadente. Ad alcuni piace, ma non sono tra queste persone. A velocità medie e alte non ci sono particolari problemi, anzi una frenata un po’ più aggressiva con un tocco gentile del freno può anche piacere, ma quando si viaggia a bassa velocità bisogna avere molto controllo della forza con cui si preme il pedale, al punto tale da far diventare la guida poco naturale. Probabilmente è un comportamento a cui ci si abitua, ma non sono sufficienti un paio di settimane di test drive per una prova per abituare il proprio piede. In ogni caso preferisco una corsa molto più lunga che permetta di calibrare maggiormente la frenata senza dover essere millimetrico nella pressione del piede.
Prezzo, preparatevi a contrattare
Questa Classe A non costa poco, considerando che parte da 46mila euro. Nella sua versione base ha già molti accessori e pacchetti premium, gli interni sono già in materiali pregiati, c’è già un buon sistema di infotainment, ma manca qualche accessorio che credo sia desiderabile. Ad esempio non credo abbia senso rinunciare al pacchetto ADAS avanzato per una guida automatizzata, così come è meglio montare il connettore per la ricarica veloce, già che ci siete. Insomma, arriverete a circa 50mila euro con una buona configurazione, senza esagerare ma senza nemmeno fare a meno di alcune grandi comodità per un sovrapprezzo di qualche punto percentuale. Tuttavia 50mila euro per una Classe A non è proprio poco, considerando che è possibile avere la stessa auto con una buona motorizzazione a circa 30/35 mila euro.
Facelift 2023
Con l'obiettivo di fornire un piccolo aggiornamento di metà ciclo vita, Mercedes ha aggiornato nei mesi scorsi la Classe A che ora offre soluzioni ancora più elaborato. Il nuovo modello 2023 si presenta con un frontale di nuova generazione, caratterizzato da un cofano ribassato di 5 mm rispetto al modello precedente, e una nuova mascherina sportiva con pin cromati e lamella in nero lucido a specchio. Sul retro, le linee convergono in un nuovo design dei fanali, ora sdoppiati e integrati nel paraurti. Il profilo della vettura è accentuato da un passo allungato e dai nuovi cerchi in lega, sottolineando il suo carattere sportivo.
All'interno della Classe A 2023, si respira un'atmosfera sportiva con uno spazio percepito come ancora più ampio; l'abitacolo della nuova Classe A abbraccia i passeggeri, grazie a giochi di forme che si estendono dalla plancia portastrumenti alla console centrale, creando un piacevole effetto wrap-around.
Il display supporta il sistema MBUX di ultima generazione, con un design rivisto e prestazioni migliorate. Il volante sportivo multifunzione a tre razze in pelle nappa (disponibile nella versione Premium) è dotato di nuovi comandi touch integrati. Infine l'illuminazione d'ambiente che offre una scelta di 64 colori, che illuminano le prese d'aria, le portiere e il quadro strumenti, creando affascinanti giochi di colori.
Considerazioni finali
Mercedes Classe A250 Plug-in Hybrid ha tanti pregi, ma chiede alcuni compromessi. Prima di tutto è una plug-in che permette di percorrere tra i 60 e 70 km reali in full-electric, e ciò rende la motorizzazione elettrica più comoda da fruire, sia per chi si trova in contesti provinciali e tende a fare più di qualche chilometro al giorno, sia per chi vive in città, dove avrà più opportunità di trovarsi nei pressi di una colonnina, e grazie alla ricarica veloce riuscirà a fare il “pieno di corrente” in tempi ridotti. Molto bella all’interno, la posizione di guida è perfetta, e i due motori assieme riescono a dare uno spunto da auto (quasi) sportiva. Dovrete rinunciare a un pezzo di bagagliaio e se avete una guida frizzante, probabilmente accuserete maggiormente il peso del doppio propulsore e pacco batterie maggiorato. Tutto sommato è una buona auto che si presta a più situazioni e necessità. Attenzione tuttavia al prezzo, da listino, con qualche accessorio quasi d’obbligo (come la ricarica veloce e i sistemi ADAS avanzati) sfiorerete i 50mila euro. Se troverete qualche offerta (parlare di “pronta consegna” oggi è ancora un po’ difficile) o siete bravi a contrattare, potrebbe essere la vostra prossima automobile.