GLB di Mercedes è sempre stato, ed è ancora, il SUV per chi punta tutto alla sostanza, che vuole viaggiare, anche in sette, che ha bisogno di spazio ma non vuole un’automobile troppo lunga o ingombrante. Ho provato la versione 220d 4matic per un paio di settimane, ecco cosa mi è piaciuto, e cosa invece mi è piaciuto meno di questo SUV della casa stellata.
Cosa mi piace
Quando si recensiscono automobili ci si mette alla guida di molte automobili, ovviamente, cambiandone anche una alla settimana. E questa abitudine porta, purtroppo, a dare per scontati alcuni elementi quando si deve raccontare pregi o difetti di un nuovo modello, o peggio di un vecchio modello che ha subito un restyle. Ad esempio mi viene spontaneo non soffermarmi più sul raccontare quanto gli interni Mercedes sia sempre ben rifiniti, anche sul GLB, o come l’illuminazione RGB interna che a prima vista lascia un po’ disorientati, in poche minuti, soprattutto di notte, si fa amare. Sono tutti piccoli dettagli che hanno comunque importanza e che cercherò di ripetere, senza però dilungarmi troppo.
Tra le cose che mi piacciono di Mercedes, e quindi di GLB, c’è senza dubbio la composizione della plancia, ormai composta da due grandi schermi (in orizzontale nel caso del SUV della prova), con una grafica chiara e con tutte le informazioni subito a portata d’occhio. La personalizzazione del cruscotto è sempre apprezzabile, e ho imparato, in molti mesi di prove combinate, a sfruttare le differenti versioni in base al viaggio o allo stato d’animo. La possibilità di interagire con i due schermi usano i comandi a volante, identici sulla razza destra e sinistra, che comandano i rispettivi schermi, è tra i pregi, così come l’integrazione di MBUX che non vi costringe a desiderare ad ogni costo l’uso di CarPlay o Android Auto, comunque presenti e in modalità wireless.
Il sedile è comodo, con tutte le regolazioni necessarie, compresa l’inclinazione della seduta, qualcosa per me essenziale e che permette di sorreggere tutta la gamba fino a sotto al ginocchio. Il tetto in vetro nascosto da una tendina che si apre con un tocco veloce, le marce a volante che, seppur non a tutti piaceranno, sono molto comode quando ci si prende la mano.
Queste caratteristiche sono, come detto, comuni a molti modelli Mercedes, ma era essenziale ribadirle anche per GLB. Più nello specifico questo SUV aggiunge una posizione di guida comoda, che vi porta in alto sulla strada, ma non troppo. E la maggior parte delle persone apprezzerà la spaziosità. Non sono tra queste, nel senso che preferisco le auto meno spaziose e avvolgenti, ma non posso negare che lo spazio che offre GLB deve essere tra i punti di pregio, soprattutto per il modo in cui riesce a sfruttare ogni centimetro cubo, probabilmente anche grazie al design più squadrato che evita geometrie estreme che rubano volume prezioso.
Davanti si viaggi larghi, dietro pure, almeno fino a quando non desidererete la configurazione a sette posti, che chiaramente limita un po’ gli spazi e soprattutto riduce il bagaglio a quello di una Smart. GLB non è un SUV su cui viaggiare sempre in sette, ma è un SUV su cui viaggiare comodi in cinque persone, ma alla bisogna è possibile sfruttare due posti aggiuntivi. In altre parole, non ci saranno problemi nei contesti cittadini su piccoli spostamenti, ma difficilmente riuscirete a caricare sette persone e altrettante valige nello spazio rimanente.
Sensazioni miste per quanto riguarda la piacevolezza di guida, ma principalmente positive. Prima di tutto GLB rimane agile nel traffico, quando si lancia nelle curve, anche con un guida un po’ frizzante, comunica sempre in maniera diretta quello che sta accadendo, senza fare brutte sorprese. Certo il rollio è superiore rispetto altri modelli più bassi, è più lento nei cambi di direzione, ma considerando la tipologia di automobile, non posso essere insoddisfatto. La fuori ci sono molti SUV che fanno molto, molto peggio, e a confronto GLB è praticamente un’auto sportiva. La versione in prova, la 220d 4Matic, è un diesel puro da 190 cavalli, che si sentono quando si spinge a fondo l’acceleratore.
Cosa non mi piace
Continuiamo con il capitolo “guida”, e tra le cose che avrei preferito c’è sicuramente una maggior reattività e precisione dell’elettronica, soprattutto per quanto riguarda il cambio e l’acceleratore. Passare dalla retro a drive impiega qualche frazione di secondo di troppo, e quando si preme l’acceleratore c’è sempre un ritardo spiacevole, e se si preme troppo a fondo si ottiene un’accelerazione troppo violenta per una manovra in un parcheggio. Insomma, le manovre a bassa velocità non sono all’altezza della risposta di cambio e motore mentre si è alla guida. Inoltre il motore rimane un po’ rumoroso, ma per fortuna in viaggi lunghi, velocità di crociera sostenute, rapporti alti e quindi giri del motore bassi, si viaggia senza essere troppo disturbati.
La plancia centrale poteva essere fatta meglio, soprattutto il vano per lo smartphone con la ricarica wireless, troppo distanza e angusto, che costringe la mano a fare movimenti poco naturali per posizionare e riprendere lo smartphone.
Gli ADAS, ancora una volta, sono un po’ troppo severi per i miei gusti e segnalano problemi inesistenti. Probabilmente è un mio problema, poiché tendo a lasciare sempre scorrere l’auto, evitando di fermarmi sempre e prediligendo un “avvicinamento lento”, comportamento che Mercedes punisce pensando che invece non abbia visto l’ostacolo.
I consumi sono attorno ai 15/16 chilometri al litro, un valore che non fa gridare al miracolo.
Chi dovrebbe acquistarlo?
Identificare la tipologia di acquirente di GLB è molto semplice, poiché è i SUV perfetto per la famiglia, anche numerosa con l’opzione a sette posti. Non è consigliato a chi cerca una guida troppo sportiveggiante o chi punta al lusso, mentre è l’ideale per chi preferisce la comodità, l’essenzialità, lo spazio e vuole un SUV non particolarmente grande in grado di sfruttare ogni centimetro cubo di volume.
I “difetti” che ho riscontrato sono marginali rispetto ai pregi, e forse sono i consumi a non piacere a tutti o, il prezzo sempre un po’ premium di Mercedes, infatti il GLB 220D 4Matic come quello in prova parte da un prezzo di 55600 euro e arriva facilmente attorno ai 65mila con un po’ di elettronica aggiuntiva e la terza fila di sedili.
Tra le alternative, in termini di dimensioni e segmento, GLB si posiziona in una fascia molto affollata di SUV/Crossover tra cui Audi Q3, BMW X1, le Stellantis di medie dimensioni (come Peugeot 3008), Hyundai Tucson e Volkswagen Tiguan, solo per citarne alcune.