Mercedes-Benz Classe C 300 de 2023, cosa mi piace cosa no | La mia prova

Le motorizzazioni plug-in sono ormai piuttosto comuni, ma Mercedes con la serie "de" offre un inedito motore diesel abbinato ad una unità elettrica alla spina.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Nonostante il mercato delle station wagon sia stato cannibalizzato dai SUV, che si fanno preferire in molti casi, è ancora possibile acquistare un’auto che possa abbinare un bel bagagliaio a una linea scattante e un’altezza dal suolo da auto sportiva - o quasi - proprio come fa Classe C di Mercedes. Ho passato un paio di settimane a bordo della Classe C 300 de Plug-in, vediamo come al solito cosa mi è piaciuto e cosa mi è piaciuto meno di questa automobile. Ricordo, per meno esperti, che Classe C misura 4.750 mm x 1.820 mm x 1.450 mm, con una capacità di carico compresa tra 490 e 360 litri (senza la panchetta abbattuta) a seconda della motorizzazione scelta.

Come mi piace

Classe C, in versione station wagon, è un’auto difficile da raccontare in questa rubrica, semplicemente perché ha tanti pregi, pochi difetti, ma nessuno di questi spicca in maniera chiara. Sto dicendo che ho passato due settimane a bordo di un’auto comoda, bella, piacevole da guidare, senza particolari difetti ma, allo stesso tempo, senza particolari pregi che la fanno risaltare particolarmente. Quanto avete appena letto potrebbe risaltare come qualcosa di non particolarmente positivo, ma non è così; dopotutto vi sto dicendo che Classe C è una scelta sicura sotto molti aspetti, tutto è al suo posto, tutto funziona, tutto è piacevole. Cercherò comunque di sottolineare alcune peculiarità.

Partiamo dai consumi, qualcosa che spesso si dice alla fine, ma che in questo caso è giusto sottolineare subito la quantità immensa di chilometri che riuscirete a fare con quest’auto, e più nello specifico con la motorizzazione che ho provato, cioè un ibrida diesel da 2 litri, con una potenza di 145 kW (termici) e 95 kW (motore elettrico). In autostrada riuscirete a raggiungere i quasi 25 chilometri al litro, mentre in un misto i 20 chilometri sono a portata di pedale, se ovviamente doserete come si dece l’acceleratore. Se non siete particolarmente sensibili, soprattutto in città, potrete ugualmente puntare ai 17 chilometri al litro circa. Con un pieno, compresa la parte elettrica, ho percorso circa 1000 chilometri, niente male!

La batteria permette di coprire circa 90 chilometri di strada, o poco meno. Questa autonomia è certamente tra le cose che mi sono piaciute perché rendere la Classe C una Plug-in fruibile anche da chi non abita in città. Se, come me, abitate in provincia, saprete che qualsiasi uscita di casa prevede la percorrenza di qualche decina di chilometri e si fa in fretta a coprire 50 chilometri o più. Classe C Plug-In vi offre molto spazio di manovra e se potrete ricaricarla a casa vi permetterà di usarla come una full-electric per molti giorni della settimana.

I sedili sono comodissimi, e sul modello che abbiamo provato era anche incluso il sistema di massaggio. Un po’ fastidiosa la vibrazione del cuscino su cui siamo seduti nel caso di alcune tipologie di massaggio, ma è probabilmente una sensazione molto personale. Oltre al massaggio è notevole la quantità di regolazioni presenti che permettono di trovare la posizione perfetta. Classe C, con i sedili provati, è l’auto su cui ho trovato la posizione più comoda, con supporto su ogni centimetro di gambe e schiena.

Sempre bello il sistema d’illuminazione interno RGB. Lo ripeto in ogni prova di un’auto Mercedes, ma è giusto ribadire come una scelta che sembrava inizialmente un po’ troppo spinta sia, in realtà, qualcosa di veramente piacevole da avere quando si guida l’auto nella quotidianità. E lo stesso si può dire per i fari LED con abbaglianti adattivi automatici che illuminano la strada in maniera perfetta costantemente, anche con molto traffico.

Particolare invece il sistema di avvisi che proietta sulla strada delle immagini, come delle frecce nel caso di uscita di corsia o il simbolo di incidente nel caso in cui ci avviciniamo troppo all’auto che precede. Questa è più una curiosità piuttosto che qualcosa che mi è veramente piaciuta, più che altro perché non l’ho trovata particolarmente di aiuto e non credo di voler mai pagare anche solo un euro per l’attuale implementazione.

MBUX, il sistema di infotainment Mercedes, rimane sempre impeccabile, con l’integrazione di CarPlay e Android Auto wireless che funziona perfettamente. Se non volete usare il software legato allo smartphone. MBUX è veramente completo e l’interfaccia è ben fatta e facile da usare.

Cosa non mi piace

Come già accennato, non c’è molto da rimproverare a Classe C. Se dovessi trovare qualche difetto, probabilmente uno sarebbe il bagagliaio basso. Nonostante stiamo parlando di una station wagon, il bagagliaio non è particolarmente spazioso, piuttosto è forse un po’ troppo basso e la tendina elettrica non aiuta a riempirlo troppo.

Un altro piccolo comportamento non entusiasmante è il modo in cui il motore termico si attiva, con un passaggio abbastanza brusco tra elettrico e termico. In realtà dipende molto da come si guida, infatti si nota molto questo ritardo nel momento in cui si sta viaggiando in elettrico e si preme a fondo il pedale, richiedendo più potenza. L’attacco del termico non è immediato, quindi bisogna prendere le misure. Se tuttavia si viaggia tranquilli, la progressione è sempre morbida.

Ho detto che MBUX è molto bello, ad eccezione della mappa del navigatore che se messa sul cruscotto digitale va un po’ troppo a scatti.

I sistemi ADAS funzionano bene ma li sto citando in questa sezione della rubrica perché a volte sono troppo invasivi, soprattutto la frenata di emergenza. Ammetto di avere uno stile di guida in cui cerco di rallentare sempre il meno possibile, questo significa che se arrivo a una rotonda impegnata da un’auto, aspetto sempre all’ultimo a frenare, nel caso in cui ho la certezza che i tempi di percorrenza siano tali da non avere problemi. I calcoli che fa l’auto sono meno ottimistici dei miei (sbagliando), e più di una volta l’auto ha frenato in maniera autonoma, e in moltissimi casi ha avviato l’avviso di possibile collisione, quando in realtà non c’era alcun pericolo.

Chi dovrebbe acquistarla

L’acquirente tipo della Classe C station wagon corrisponde perfettamente all’acquirente tipo delle station wagon in generale, cioè chi vuole un’auto classica, con una capacità di carico superiore, ma che allo stesso tempo non perda la sportività, non offerta dalle controparti SUV. Classe C è un’auto sicura da acquistare, cioè ha tutto al posto giusto, non delude e l’autonomia è ottima. Certo parte da poco meno di 70mila euro, e con qualche accessorio si arriva facilmente a 80 o 90 mila euro.

 

Leggi altri articoli