La notizia era nell’aria da diversi mesi e sembra che ora sia arrivata ufficialmente la conferma: McLaren non sarà più proprietaria dello stabilimento inglese, che include i centri di ricerca e sviluppo McLaren Technology, Production and Thought Leaderships, ma resterà semplicemente come inquilino locatario per i prossimi 20 anni.
Il produttore inglese, famoso per le supercar e il team di F1, ha iniziato la ricerca di un acquirente lo scorso settembre nella speranza di guadagnare una maggiore liquidità e uscire quindi da una situazione di incertezza legata anche alla pandemia di Covid-19. La produzione è stata temporaneamente interrotta, le vendite globali di auto sono crollate e l'inizio della stagione di Formula 1 2020 è stato ritardato di diversi mesi.
Lo scorso maggio, McLaren ha tagliato 1200 posti di lavoro appartenenti alle divisioni Applied, Automotive e Racing, con una perdita di oltre un quarto della sua forza lavoro totale. Inoltre, sempre a causa della crisi economica, ha ottenuto un prestito di 150 milioni di sterline dalla Banca nazionale del Bahrain e ha cercato di ottenere un ulteriore iniezione di denaro (circa 275 milioni di sterline) per la collezione di auto d'epoca e storiche presenti nelle strutture di Woking.
L'accordo di 170 milioni di sterline annunciato oggi è ben al di sotto della cifra di 200 milioni di sterline che l’azienda stava cercando di raggiungere. La struttura, presto di proprietà del Gruppo GNL, resterà naturalmente inalterata come progettata inizialmente dal famoso architetto Norman Foster. GNL è un fondo d’investimento immobiliare quotato alla Borsa di New York e specializzato in accordi di vendita e retro locazione per singoli inquilini, come in questo caso.
Il polo di Woking, costruito nel 2004, rappresenta ancora ad oggi una struttura all’avanguardia complice la presenza della certificazione Carbon Trust Standard ottenuta nel 2010 per merito dei tetti con pannelli solari autopulenti e laghi circostanti utilizzati per il raffreddamento degli impianti. Per McLaren si tratta di un periodo decisamente importante, sia per la vendita dello storico impianto sia per la commercializzazione della nuova supercar ibrida Artura, di cui vi abbiamo parlato in questa anteprima.