Il progetto McLaren Artura è molto importante per l’azienda britannica, e rappresenta il secondo esperimento di motorizzazione plug-in hybrid dopo la rinomata – e ormai giunta alla fine del ciclo vitale – McLaren P1. Dopo aver sperimentato con la P1, McLaren è pronta a portare la tecnologia plug-in hybrid sul suo modello di ingresso, la Artura, che però sta tardando parecchio il suo arrivo sul mercato.
Inizialmente McLaren aveva promesso di consegnare le prime Artura durante il terzo trimestre del 2021, che è arrivato e si è concluso senza che nessuna delle McLaren Artura uscisse dalla fabbrica inglese; oggi McLaren indica in luglio 2022 il primo momento utile per l’arrivo sul mercato della Artura. Il motivo del ritardo, stando a quanto indicato dall’azienda, è la crisi dei semiconduttori che ha reso molto difficile realizzare auto, specialmente quelle con un alto tasso di tecnologia integrata.
“Abbiamo cercato di resistere il più possibile prima di dover interrompere la produzione, ma sfortunatamente la nostra scorsa di chip si è esaurita molto in fretta, e ci ha costretto a ridurre la produzione di tutti i modelli.” Ha detto un portavoce di McLaren ad Automotive News.
Il problema non è certo solo di McLaren, ormai ve ne abbiamo parlato in modo approfondito in diverse occasioni: oggi come oggi non c’è un produttore di auto che non stia soffrendo a causa della crisi dei semiconduttori, e un’azienda come McLaren non poteva certo scampare, viste le sue ridotte dimensioni.
Secondo alcuni report circolati, la Artura avrebbe dovuto rappresentare circa il 40% delle vendite della compagnia a partire dall’inizio del 2022, ed è ormai chiaro che ciò non avverrà. L’ennesimo rinvio potrebbe diventare un problema anche dal punto di vista economico per McLaren, che non se la sta passando troppo bene e avrebbe davvero bisogno di portare sul mercato un progetto nuovo e innovativo come la McLaren Artura.