Le utilitarie che si ispirano e giocano a fare le grandi sono sempre tante e sempre più numerose, questo per dotazione tecnologica, interni, qualità costruttive e molto altro. Mazda2 dalla sua non ha solo questi aspetti, ma anche il motore che è derivato dalla MX-5 1.5; la piccola utilitaria del brand nipponico, affiancata da qualche tempo anche dalla variante full-hybrid sviluppata insieme a Toyota, beneficia infatti di un propulsore mild-hybrid di generose dimensioni e rigorosamente aspirato.
Nata per lo più per la città ma capace, senza neanche difficoltà, di affrontare lunghi viaggi, Mazda2 2024 può essere scelta in quattro allestimenti e due motorizzazioni. Le dimensioni son quelle classiche del modello svelato ormai diversi anni fa: 4.085 mm lunghezza x 1.695 mm larghezza x 1.495 mm altezza, con un baule da 280-950 litri e un peso di poco superiore alla tonnellata.
Cosa mi piace
L’ho precisato in più occasioni, anche se il design è un aspetto puramente soggettivo, l’aspetto estetico di questa Mazda2 2024, nella splendida colorazione Soul Crystal Red, è decisamente apprezzabile e accattivante. I tratti distintivi di Mazda si trovano tutti ed è difficile, infatti, non notare la stretta parentela, soprattutto nel muso o nei fari, delle altre auto del brand nipponico.
Mazda su questo modello ha curato minimamente i dettagli, utilizzando materiali morbidi per il cruscotto e soluzioni più durature per la zona inferiore delle portiere, quelle notoriamente più soggette a graffi e sporcizia. A questo proposti, ammetto di essere rimasto sorpreso della qualità costruttiva degli interni e della scelta di alcuni materiali; davvero inusuale per una city-car o comunque per una vettura compatta e “destinata alle masse”.
Come da trazione Mazda i comandi sono fisici, veloci e ben disposti; nel tunnel centrale, simile ad altri modelli di successo come la celebre spider MX-5, è collocato un grande selettore dedicato al controllo dell'infotainment, offrendo un'alternativa pratica nel caso in cui il sistema touch non sia preferito o difficile da utilizzare durante la guida. Inoltre, i pulsanti fisici sono presenti anche nel sistema di climatizzazione, fornendo al guidatore una serie di comandi pratici facilmente accessibili e utilizzabili.
Il sistema di intrattenimento è il classico Mazda che purtroppo non brilla per velocità e modernità, ma fortunatamente è compatibile con Android Auto e CarPlay in modalità wireless: una bella sorpresa sebbene non sia presente una soluzione di ricarica wireless.
I sedili anteriori sono morbidi e regolabili (manualmente), riscaldati e confortevoli per le lunghe tratte; la panca posteriore, invece, con frazionamento 60/40 è in grado di accogliere comodamente due adulti per lunghi viaggi.
Cosa non mi piace
Mazda2 2024 non è tuttavia esente da piccoli difetti che, per certi versi, possono anche essere risolti con veloci facelift. Non mi stancherò mai di ripeterlo, ma anche su questo modello la qualità delle camere è davvero limitata (soprattutto con la pioggia); anche se ho apprezzato la presenza di una camera anteriore, generalmente relegata sui modelli più premium, purtroppo la visione non è estremamente gradevole. Nell’utilizzo quotidiano mi son affidato per lo più agli specchietti, ampi (quello centrale beneficia anche della funzione anti-abbagliamento), e alla visuale 360 gradi.
Peccato anche per l’head-up display che non può essere completamente disabilitato. Questo sistema, infatti, si attiva e disattiva ogni qual volta che accenderete o spegnerete l’auto, ma non si può abbassare durante la guida. Sembra un paradosso, ma nelle opzioni è solamente possibile spegnere il proiettore e modificare la sua luminosità.
Come va
Mazda2 1.5 (e-Skyactiv-G M-Hybrid) è spinta da un quattro cilindri da 1,5 litri a benzina, disponibile in due livelli di potenza: 75 e 90 CV, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti. La versione più potente offre anche un sistema mild-hybrid, composto da un motore elettrico con funzione di generatore durante la decelerazione e da un supercondensatore.
Il punto forte del motore giapponese è la sua reattività sopra i 4.000 giri (la zona rossa è sopra i 6.000 giri), dove diventa vivace. Anche se le marce sono lunghe, la progressione diventa più rapida sopra questa soglia, fornendo una spinta più decisa. Questo, insieme alle caratteristiche positive del cambio (corta corsa, innesti precisi), porta ad un certo piacere di guida.
Se da un lato apprezzo il sistema propulsivo e il cambio, dall’altra la reattività ai bassi e ai medi regimi non è il punto forte, soprattutto a causa dei rapporti lunghi del cambio. In autostrada, spesso è necessario scalare in quarta per completare un sorpasso, e anche a velocità inferiori, se si vuole aumentare la velocità e incrementare il divertimento, è necessario scendere di marcia per superare i 4.000 giri/min.
Come molte Mazda, l'auto ha un assetto morbido ma preciso, con agilità nelle curve grazie al peso contenuto e al baricentro basso. Anche lo sterzo, sebbene non sia estremamente veloce, offre una buona comunicazione con il guidatore. Sebbene non sia ideale per l'autostrada, Mazda2 2024 offre un buon livello di comfort, anche se il rumore di rotolamento degli pneumatici potrebbe sembrare un po' invadente, soprattutto con le invernali.
I sistemi di assistenza alla guida, come il cruise control adattivo (su cambio manuale!) e il mantenimento attivo della corsia, contribuiscono a garantire un elevato senso di sicurezza senza essere troppo invadenti.
Quanto consuma? Con un percorso misto di circa 700 km ho ottenuto un consumo medio di 22 km/l, valore raggiunto alternando alla guida parsimoniosa qualche tratto più “sprint” sfruttando tutti gli rpm a disposizione. Il serbatoio è da 36 litri e non è difficile raggiungere i 700 km con un singolo pieno, non male!
Chi dovrebbe acquistarla?
Mazda2 2024 ha un prezzo di partenza di 19.900 euro, cifra che può salire fino a 24.350 euro per l’allestimento premium Homura Aka. La piccola di Mazda è offerta in quattro allestimenti (Centre-Line, Exclusive-Line, Homura e Homura Aka) con addirittura 11 colori differenti per la carrozzeria, con un perlaceo.
Con l'allestimento Centre-Line, i proiettori alogeni sono di serie, mentre con l'allestimento Exclusive-Line si ottengono di serie i fari Full LED anteriori. Per coloro che optano per un pacchetto opzionale, è possibile avere i fari anteriori Full LED adattivi a matrice ALH (davvero validi), insieme a una serie di altre caratteristiche premium, come il Cruise Control Adattivo, le telecamere a 360°, la strumentazione sportiva con Active Driving Display a colori, il sistema di riconoscimento dei segnali stradali (TSR), il sistema intelligente di frenata posteriore in città (SCBS) e il sistema di rilevamento della stanchezza del guidatore (DAA).
Per quanto riguarda i cerchi in lega, a seconda degli allestimenti, possono essere disponibili in dimensioni da 15 o 16 pollici. La versione base, invece, monta cerchi in acciaio da 15" con copri-ruota che si abbinano alla colorazione della carrozzeria.
A chi consiglio questa vettura? A chi è alla ricerca di una city-car di qualità, con una guida sincera e consumi comunque misurati. Il posizionamento sul mercato è perfetto e si inserisce tra moltissime soluzioni; mi rendo conto che il prezzo potrebbe sembrare elevato, ma per il mercato attuale è assolutamente a norma.