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Mapfour N1 Pro, l’eBike con telaio in fibra di carbonio e motore centrale | Test & Recensione

La Mapfour N1 Pro segna un cambiamento nel design delle eBike cinesi, con un telaio monoscocca in fibra di carbonio che la rende sportiva e ben bilanciata.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

  • Pro
    • Design
    • Telaio in fibra di carbonio
    • Silenziosa
    • GPS
    • Autonomia
  • Contro
    • Parafanghi
    • Pedalata troppo veloce alla massima velocità
    • Un po’ rigida

Il verdetto di Tom's Hardware

La Mapfour N1 Pro segna un cambiamento nel design delle eBike cinesi, con un telaio monoscocca in fibra di carbonio che la rende sportiva e ben bilanciata. Pesa 19 kg, ha un motore centrale da 250W con 80 Nm di coppia e una batteria ricaricabile in 1,5 ore, garantendo fino a 90 km di autonomia. Il display integrato nel manubrio, il GPS con 4G e l’illuminazione ambientale sono punti di forza. Tuttavia, l’assenza di ammortizzatori la rende rigida, i parafanghi rumorosi e la pedalata alla massima velocità un po’ frenetica.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Engwe Mapfour N1 Pro

Engwe Mapfour N1 Pro

La  Mapfour N1 Pro è una bici elettrica che di differenzia parecchio dagli altri modelli cinesi, merito di un telaio monoscocca in fibra di carbonio che assicura rigidità strutturale. Offre un motore da 250W con 80Nm di coppia, capace di garantire una accelerazione fluida e ben bilanciata, abbinato a una batteria che conferisce fino a 90km di autonomia.

Mapfour N1 Pro: la recensione in un minuto

La Mapfour N1 Pro è un’eBike che segna un’evoluzione nel design dei modelli cinesi, grazie a un telaio monoscocca in fibra di carbonio che le conferisce un aspetto sportivo e una buona rigidità strutturale. Pesa 19 kg, offre un’ottima efficienza nella trasmissione della pedalata e un comfort migliorato nell’assorbire le vibrazioni.

Il motore centrale da 250W con 80 Nm di coppia assicura un’accelerazione fluida e una buona gestione della potenza, mentre la batteria da 36V/10Ah garantisce fino a 90 km di autonomia e si ricarica completamente in appena un’ora e mezza. Il display integrato nel manubrio, a differenza di molte altre eBike, offre un design più pulito ed elegante.

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L’esperienza di guida è complessivamente buona, anche se l’assenza di ammortizzatori e le ruote sottili la rendono piuttosto rigida su strade dissestate. Inoltre, la pedalata alla massima velocità di 25 km/h risulta un po’ frenetica a causa del rapporto di trasmissione.

Tra le funzionalità extra spiccano il GPS con connessione 4G per il tracciamento remoto e la sicurezza, un sistema di blocco della ruota posteriore e un’illuminazione ambientale personalizzabile. Tuttavia, i parafanghi economici e rumorosi e l’impossibilità di regolare la sella per utenti oltre 1,85 m sono piccoli difetti da considerare (Engwe metterà a disposizione una sella più alta)

Con un prezzo di listino di 1899€ (1799€ in offerta preordine), la Mapfour N1 Pro si distingue per il design curato, il telaio in carbonio e le funzioni smart, risultando ideale per un uso cittadino con un tocco di esclusività.

Mapfour N1 Pro: la recensione completa

Finalmente le eBike cinesi non sono più oggetti che possono piacere solo a un pubblico asiatico, trend che è imperversa ormai da così tanti anni che è diventato normale vedere biciclette da design molto differenti da quelli a cui siamo stati abituati da decenni di storia. Le classiche eBike da “rider” che vediamo sfrecciare nelle nostre città, con canna bassa e manubrio alto, tutte squadrate e poco aggraziate, ammettiamolo, sono ben lontane dalla bellezza di una bicicletta classica. 

Engwe ha venduto tonnellate di queste “brutte” eBike, ma ora sta cambiando strategia (da qualche mese a dire il vero), abbracciando una nuova filosofia che vediamo nella sua interezza nella Mapfour N1 Pro, che usiamo da ormai da circa un mese. Ammettiamo che presentare una eBike nel mese di febbraio non è proprio il massimo, considerando che nonostante le varie settimane di tempo, i giorni di pioggia sono stati parecchi, ma abbiamo macinato ugualmente abbastanza chilometri per farci un’idea chiara di questa eBike.

Come è fatta

Come al solito l’eBike arriva a casa semi-assemblata. Dovrete collegare la ruota anteriore, sistemare il sellino, il manubrio, i pedali, i parafanghi, il cavalletto e regolare le varie leve. È tutto abbastanza intuitivo, e la parte più difficoltosa è stata il fissaggio del manubrio, poiché bisogna fare molta forza per espandere il giunto che si collega al supporto spingendo le pareti verso l’esterno. Non è la soluzione migliore disponibile, ma non è un vero problema. Peccato che la ruota posteriore era bloccata dal lucchetto automatico e spostare la bicicletta, senza poter ruotare la ruota, è stato abbastanza fastidioso.

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La caratteristica distintiva della N1 Pro è senza ombra di dubbio il design del telaio, nonché il materiale, infatti è una monoscocca in fibra di carbonio. La forma generale della bicicletta va oltre il classico diamante, è un po’ più estremizzato, e comunica una sensazione di sportività molto spiccata. La batteria è integrata nella canna bassa, che non risulta troppo sovradimensionata o goffa. Insomma, è stato fatto un ottimo lavoro.

Prima di continuare con la descrizione, parliamo subito del peso totale della bicicletta, che è di 19 chilogrammi. Non è così “leggera” se ci pensiamo, e in realtà altre eBike si sono avvicinate a questo peso senza dover ricorrere al carbonio. Dobbiamo quindi vedere questa soluzione come una sorta di miglioramento anche sotto altri punti di vista, tra cui la rigidità che permette di trasferire in maniera molto efficace la forza della pedalata (e del motore) sul movimento, nonché l’assorbimento delle vibrazioni, rendendo l’esperienza di guida più confortevole.

Lo schermo con le informazioni è implementato al centro del manubrio, non è collegato esternamente come per la totalità delle altre eBike, quindi il design generale è molto più bello. Lo stesso vale per il faro anteriore e la luce ambientale RGB che può essere impostata dall’App. Per controllare l’eBike avrete a disposizione unicamente tre pulsanti, quello di accensione e due frecce, per salire e scendere di marcia. C’è un doppio freno a disco e un cambio a 7 rapporti.

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Il motore è un modello centrale da 250 watt, quindi non è più sulla ruota ma collegato nella parte inferiore del telaio. Ciò rende la bicicletta più bilanciata, la potenza è trasferita in maniera immediata ed è in grado di offrire un’accelerazione di 80 Nm. La batteria da 36V/10A può essere ricaricata velocemente, in un’ora e mezza potrete ripristinare il 100% dell’energia, caratteristica che forse non interesserà a tutti ma che rendere l’uso di questa eBike ideale anche per chi vorrà, ad esempio, fare cicloturismo estremo senza troppe limitazioni. 

Dall’applicazione potrete impostare le funzioni di geofencing, identificare la bicicletta su una mappa, fare suonare l’allarme, impostare il colore della luce ambientale (anche vari effetti visivi) e le altre funzioni, come un pin di sicurezza.

Come si guida

L’esperienza di guida generale è buona, anche se non si discosta molto da altre eBike di buona qualità. Stiamo dicendo che non c’è nulla di cui lamentarsi per quanto riguarda l’erogazione della potenza e la sua fluidità, ma non segna un passo in avanti verso qualcosa che possa essere percepito come migliore. C’è da dire che l’assenza degli ammortizzatori la rende una bicicletta abbastanza rigida, e quindi va benissimo per la città, anche se dossi e buche possono essere un po’ fastidiose, mentre non è consigliata per il fuori strada o situazioni in cui ci sono molte imperfezioni della strada. Le ruote sottili la rendono più suscettibile al trasferimento di tutte le vibrazioni. Il motore è silenzioso e se non fosse per i parafanghi, con asticelle in metallo che continuano a tintinnare, si viaggerebbe in totale tranquillità - e non potrete nemmeno toglierli perché lo stop posteriore è attaccato al parafango.

La velocità della pedalata alla massima velocità di 25 km all’ora è leggermente superiore al desiderato, anche impostando il cambio sul rapporto più lungo vi troverete a muovere le gambe con un buon passo. Se vorrete viaggiare con una pedalata rilassata, non potrete farlo alla massima velocità. Implementare un cambio con più corone o una corona più grande sarebbe la soluzione, purtroppo però non è questo il caso.

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Lo schermo centrale si vede molto bene, non ci sono mille comandi quindi tutto quello che dovrete fare è impostare il livello di pedalata e muovere le gambe. L’impostazione del corpo è avanzata, proprio per via del manubrio basso e ampio, non riuscirete a pedalare con la schiena dritta; non è scomoda ma nemmeno l’ideale per chi cerca una posizione più rilassata.

Il faro anteriore è sufficiente per muoversi nella penombra di una città, ma non è il massimo se volete pedalare nel buio più assoluto. Carina l’illuminazione ambientale, un dettaglio unicamente estetico. Le funzioni di sicurezza aggiuntive sono difficili da valutare, e ricadono nella sfera dei deterrenti piuttosto che dei salvavita. La sirena attira l’attenzione, anche se è inserita nella canna superiore e, bloccando i fori sottostanti, il rumore che fa si riduce moltissimo, al punto tale che in un traffico cittadino potrebbe passare inosservata. Il blocco automatico della ruota posteriore è anch’esso un fastidio in più per un possibile ladro, ma è più efficace un bel lucchetto e una catena.

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Insomma, se pensate che questi elementi possano rendere più sicuro lasciare questa eBike per strada, vi sbagliate di grosso, soprattutto perché attirerà l’attenzione più di tutte le altre. Magari scoraggerà un teppistello che vuole fare il furbo, ma non bloccheranno un vero ladro. A fare invece la differenza è il modulo GPS integrato con connessione 4G, che vi permette di controllare dallo smartphone la posizione della bicicletta e di ricevere informazioni se qualcuno la sposterà.

Con una carica della batteria (che potrete staccare e caricare a casa in un’ora e mezza) potrete percorrere circa 60 km, alla massima velocità, mentre potrete puntare a circa 80/90 km a velocità più basse.

Verdetto 

Mapfour N1 Pro è una eBike perfetta per la città, bella da vedere, bella da guidare, ma un po’ rigida. Tra tutte le funzioni di sicurezza, la maggior parte deterrenti, quella veramente utile è la presenza del GPS e la connettività 4G che vi manda avvisi direttamente sullo smartphone.

L’erogazione del motore è fluida, non particolarmente aggressiva, ma è sempre costante, anche con dislivelli impegnativi. La batteria vi permette di percorrere tra 60 e 80 km di strada, quindi non sarà assolutamente un problema per un uso cittadino o extra-urbano, soprattutto considerando che la batteria potrà essere staccata e ricaricata con una carica veloce in un’ora e mezza.

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Tra i punti negativi, i parafango sono di qualità un po’ bassa e fanno rumore, avremmo preferito una corona più grande così da rendere la pedalata, alla massima velocità, più rilassata e se siete più alti di 1.85, la sella non sarà sufficientemente alta (Engwe dovrebbe rendere disponibile due misure). 

Il prezzo di 1899 euro (di listino, senza offerte; il prezzo di lancio è 1799€ grazie all'offerta preordine, valida fino al 5 marzo) è giustificato principalmente dal telaio in fibra di carbonio, dalla presenza del GPS e dalla ricarica veloce, poiché sono le caratteristiche più distintive rispetto alle altre eBike.

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