Mancanza di carburanti nel Regno Unito: chiusi i primi distributori

A causa della Brexit e della pandemia del COVID-19, la Gran Bretagna potrebbe trovarsi ad affrontare un grave problema quale la mancanza di carburanti.

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a cura di Emanuela Acri

A quanto pare, a causa della Brexit e anche della pandemia del COVID-19, la Gran Bretagna - presto - potrebbe trovarsi ad affrontare un grave problema quale la mancanza di carburanti. Infatti, alcune stazioni Bp e punti di rifornimento gestiti da Esso - che si trovano principalmente nei pressi di catene di negozi Tesco - risultano essere chiuse da alcuni giorni proprio a causa dell'assenza di carburante. La mancanza del combustibile è legata, a sua volta, alla mancanza di camionisti, necessari per il trasporto delle cisterne. Il governo londinese, sembra aver ridimensionato gli allarmi su quello che potrebbe essere il razionamento dei combustibili (benzina e diesel) in vista della stagione inverale. Tuttavia, potrebbe essere necessario l'intervento delle forze dell'ordine nel caso in cui il problema dovrebbe aggravarsi.

Per il momento, si tratta di una problematica legata ad alcune zone che si trovano nei pressi della capitale e in quelle sud-orientali della Gran Bretagna. Inoltre, i punti di rifornimento coinvolti nelle chiusure, sono - tuttavia - circa 100 su 8.380 presenti su tutto il territorio della nazione. Nonostante ciò, sembra essere evidente che si tratta dell'ennesimo problema economico - dopo l'aumento dei prezzi del carburante - legato alla Brexit. Il Regno Unito, dovrà affrontare - evidentemente - più difficoltà del previsto rispetto a quando la nazione è uscita dall'Unione Europe. C'è da dire che la pandemia del COVID-19 non ha fatto altro che peggiorare la situazione, principalmente sotto l'aspetto del mercato del lavoro. Infatti, nei giorni scorsi, sono state divulgate immagini che mostravano alcuni supermercati - ovviamente in Gran Bretagna - praticamente vuoti.

Inoltre, più catene di fast food sono state quasi costrette a modificare i loro menù a causa della mancanza delle riforniture legate - come successo per i combustibili - alla mancanza dei camionisti. Dunque, sembra essere evidente che tutto il sistema della logistica della nazione britannica sta affrontando un grave problema. Sono migliaia i lavoratori stranieri che - a causa della pandemia - hanno difficoltà a rientrare sul loro posto di lavoro e sarebbero circa 100.000 i conducenti di mezzi pesanti (su un totale di 600.000) che mancano all'appello. Per questo motivo il governo potrebbe aver bisogno dell'aiuto dei militari, almeno sino a quando la situazione non tornerà alla normalità. Nel frattempo, la Road Haulage Association sembra aver richiesto all'esecutivo di rivedere le restrizioni sui visti per i lavoratori stranieri in modo tale da placare il problema legato alla mancanza di camionisti.

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