Manca l’infrastruttura di ricarica? Arriva quella a chiamata

Nasce SparkCharge, un servizio di ricarica a chiamata in grado di fornire abbastanza autonomia per raggiungere il punto di ricarica più vicino. Disponibile solo in America, SparkCharge sarà presto disponibile anche in Europa.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Uno dei maggiori ostacoli all’adozione di veicoli dotati solamente di alimentazione elettrica è la carenza di una vera e propria infrastruttura di ricarica, sempre disponibile e facilmente raggiungibile. Nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad un vero e proprio cambio di strategia e direzione, con la richiesta di installare colonnine nelle aree di sosta autostradali, in tutti i benzinai di alcune virtuose città (come Milano) e nei parcheggi dei centri commerciali.

Resta comunque probabile che si possa restare a piedi e non raggiungere in tempo la propria colonnina; in fin dei conti è una situazione che potrebbe capitare a chiunque indipendentemente dal sistema di alimentazione. Sicuramente almeno una volta nella vostra vita sarete arrivati al distributore di benzina in “riserva sparata”, con il dubbio di poter restare a piedi e dover ripetere le classiche scene che si vedono spesso in alcuni film.

Per ovviare a questo problema, una startup del Massachusetts ha ideato un sistema di ricarica ausiliario portatile capace di fornire una ricarica “d’emergenza”. Analogamente al servizio europeo E-Gap, SparkCharge opera come un vero e proprio powerbank a chiamata in grado di fornire la giusta autonomia per raggiungere il punto di ricarica. A differenza di E-Gap, però, SparkCharge utilizza un sistema di batterie modulari denominate Roadie sviluppate internamente dall’azienda stessa. Per prenotare un intervento è necessario scaricare l’applicazione BoostEV e richiedere l’intervento da parte di un operatore. Le batterie, disponibili nei tagli da 7, 10,5 o 14 kWh, permettono una ricarica massima di 50 miglia (circa 80 km). Il sito ufficiale riporta un’autonomia di ricarica di 1 miglio (1,6 km) ogni 60 secondi: un risultato piuttosto interessante.

Il costo? 50 centesimi per ogni miglio ricaricato o, alternativamente, una tariffa mensile di 450 dollari per il noleggio dell’attrezzatura. Il servizio è al momento disponibile negli Stati Uniti e, più in particolare, solo in 13 località come Los Angeles, San Francisco, Dallas, New York e altri punti nevralgici; prevista in futuro una espansione anche in Europa. La ricarica a chiamata potrebbe diventare presto il futuro per tutti quei veicoli elettrici dotati di una batteria di dimensioni contenute e per chi resta a piedi a causa di una cattiva programmazione del tragitto.

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