BMW e BYD apriranno nuovi stabilimenti in Ungheria nella seconda metà del 2025. La Casa tedesca produrrà modelli elettrici sulla piattaforma Neue Klasse a Debrecen, mentre l'azienda cinese realizzerà veicoli elettrici e ibridi plug-in destinati al mercato europeo a Szeged.
Per BYD, che mira a diventare un costruttore europeo, l'apertura dello stabilimento ungherese permetterà di evitare i dazi del 17% sui veicoli elettrici importati dalla Cina, che si aggiungerebbero al 10% già applicato. La scelta dell'Ungheria come sede produttiva si inserisce in un più ampio contesto di investimenti cinesi nel paese.
Anche Catl, uno dei principali produttori di batterie al mondo, sta costruendo una gigafactory a Debrecen con una capacità produttiva prevista di 100 GWh dal prossimo anno, che fornirà tra gli altri BMW e Mercedes.
Il governo ungherese guidato da Viktor Orban spera che questi investimenti possano contribuire a una crescita dell'economia nazionale del 3,4% entro il 2025, aiutando a superare l'attuale recessione tecnica. Gergely Gulyas, capo di gabinetto di Orban, ha dichiarato: "l'ottimismo per le politiche economiche del prossimo anno è sostenuto dagli attuali sviluppi, che prevedono l'inizio della produzione dei nuovi stabilimenti di BMW e BYD entro la seconda metà del prossimo anno".
L'Ungheria, nonostante non abbia un proprio marchio automobilistico di rilievo internazionale, è diventata un importante centro di produzione per molte case automobilistiche straniere. Questo fenomeno è dovuto a diversi fattori, tra cui la posizione geografica strategica del paese, la manodopera qualificata e i costi competitivi.
L'apertura di nuovi stabilimenti da parte di BMW e BYD si inserisce in questa tendenza di lungo periodo, confermando l'attrattività dell'Ungheria per gli investimenti nel settore automobilistico. Un elemento interessante da notare è il crescente ruolo della Cina nell'economia ungherese. Questo non è un fenomeno isolato, ma parte di una strategia più ampia della Cina nota come "Belt and Road Initiative" (BRI), che mira a espandere l'influenza economica e commerciale cinese in Europa e oltre.
La scelta di Debrecen come sede per lo stabilimento BMW non è casuale. La città, seconda più grande dell'Ungheria, ha una lunga tradizione industriale e un'università rinomata, che fornisce un costante flusso di talenti qualificati. L'arrivo di giganti dell'industria automobilistica come BMW e BYD potrebbe portare a una trasformazione significativa di queste città ungheresi, creando nuove opportunità di lavoro e stimolando lo sviluppo economico locale.