A Ginevra è stata mostrata la prima macchina elettrica al mondo prodotta attraverso la stampa 3D. Il progetto prende vita grazie alla collaborazione tra XEV e Polymaker, la prima una start-up italiana con sede a Torino e la seconda un'azienda cinese specializzata in stampa 3D.
LSEV (Low Speed Electric Vehicle) è il nome di questa vettura che, come affermato dai portavoce di questa partnership, non sembrerebbe essere solo un esercizio di stile per mettere in mostra la qualità e le potenzialità della stampa 3D, bensì obiettivo concreto per commercializzare il veicolo, dapprima in Cina e successivamente in Europa.
L'auto ha le forme della classica citycar a due posti, con linee vicine agli stilemi dettati da Smart. Essa è infatti concepita esclusivamente per la mobilità urbana, le dimensioni sono di conseguenza contenute, 1,3 metri la larghezza e 2,5 metri la lunghezza. Incoraggiante l'autonomia dichiarata di 150km, che per una vettura di queste dimensioni non è niente male.
Il fatto più interessante è probabilmente la diminuizione dei costi e del tempo di produzione derivanti dalla stampa 3D. Una tradizionale automobile è infatti composta da circa 2000 pezzi di plastica, la LSEV è invece riuscita a ridurre complessivamente tale numero a 57, eccetto il telaio, i sedili e i vetri; il resto è stampato in 3D, tagliando di due terzi i tempi di ricerca e sviluppo. Il tutto favorisce l'abbassamento del prezzo di vendita finale, che si stima sarà attorno ai 10.000€, di gran lunga inferiore alle altre macchine elettriche della stessa categoria ad oggi sul mercato.