La crisi della filiera europea delle batterie per veicoli elettrici si aggrava, con progetti cancellati e investimenti a rischio. Northvolt, considerata la migliore speranza dell'Europa per una produzione locale competitiva con la Cina, sta attraversando difficoltà finanziarie e cancellando progetti di gigafactory.
La situazione riflette il calo delle vendite di veicoli elettrici nella prima metà del 2024, che ha spinto le case automobilistiche europee a rivedere al ribasso i propri obiettivi. Molte aziende stanno ora rallentando la transizione verso l'elettrico, promettendo di "seguire il mercato" e mantenendo più a lungo la produzione di motori a combustione interna.
Un rapporto di fDi Intelligence di settembre 2024 evidenzia la cancellazione di sei progetti di produzione di batterie sostenuti da costruttori automobilistici, per un valore di 13 miliardi di dollari, tra Stati Uniti ed Europa. Questa tendenza mette a rischio la catena di approvvigionamento regionale di batterie in un periodo di incertezza.
Già nel marzo 2023, l'organizzazione Transport & Environment (T&E) aveva avvertito che i sussidi previsti dall'Inflation Reduction Act statunitense avrebbero potuto attirare investimenti lontano dall'Europa, mettendo a repentaglio oltre due terzi dei progetti di produzione di batterie nella regione. T&E stimava che 1,2 TWh di capacità produttiva fosse a rischio, rendendo difficile per l'Europa soddisfare la crescita delle vendite di veicoli elettrici senza importare celle dall'estero.
Nonostante alcuni analisti sottolineino che concentrarsi sul mercato di massa potrebbe alla fine favorire la diffusione dei veicoli elettrici, l'attuale periodo di incertezza ed esitazione sta mettendo a dura prova la filiera regionale delle batterie, cruciale per lo sviluppo del settore automobilistico europeo.