Limiti di velocità, le nuove auto non potranno più correre con ISA a bordo

A partire dal 2024 tutte le vetture di nuova omologazione saranno dotate del Intelligent Speed Assistance, un dispositivo che limiterà la velocità massima.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

I sistemi di assistenza alla guida hanno reso le auto moderne più sicure e hanno ormai un peso non indifferente nell’ottenimento del massimo punteggio nei test dell’EuroNCAP; tuttavia, secondo European Transport Safety Council tali sistemi non sono ancora abbastanza ed è necessaria un’azione ancora più vigorosa per rendere le strade più sicure. Ad esempio, l’eccesso di velocità è ancora la causa principale di incidenti secondo le stime europee; per cercare di contrastare questo fenomeno l’UE desidera installare un nuovo dispositivo di sicurezza seguendo il Regolamento EU 2019/2144.
 

A partire dal prossimo 6 luglio 2022, tutte le auto di nuova omologazione in Europa saranno equipaggiate di un sofisticato dispositivo elettronico, conosciuto con il nome di Intelligent Speed Assistance, ISA, capace di monitorare e regolare in autonomia la velocità del veicolo. Si tratta di una tecnologia che l’Unione Europea aveva intenzione di rendere obbligatoria già da diverso tempo, ma a causa di tutti i più recenti problemi (covid, semiconduttori, emissioni, guerra in Ucraina etc), è stata posticipata di qualche mese. 

Più in dettaglio, l’ISA sarà obbligatorio sui veicoli di categoria M (automobili, autobus, furgoni, camper), e N (veicoli trasporto merci e sopra la 3,5 ton). 

Com’è fatto 

Come sappiamo, le più recenti vetture, anche non premium, sono equipaggiate di una serie di radar e telecamere necessarie per riconoscere i pedoni, i segnali stradali e la velocità. Non è più così raro infatti trovare di serie accessori come il cruise control adattativo o la frenata di emergenza (obbligatoria ormai da qualche periodo). ISA sfrutta tutti questi sistemi di controllo per monitorare attentamente la velocità in relazione al tratto di strada percorso. Non si tratta quindi di un limite di velocità “fisico”, come quello imposto da Volvo su tutta la gamma (massimo 150 km/h), ma di una soluzione più sviluppata. Intervenendo con diversi segnali di richiamo verso il guidatore, il sistema ISA è in grado di riportare l'auto entro il limite stabilito dal Codice della Strada, riuscendo anche a contrastare la forza imposta sul pedale dell'acceleratore (con una forza uguale e contraria). 

Come funziona 

Il sistema di controllo agisce in autonomia solo dopo aver inviato una serie di richiami attivi al guidatore; in caso di superamento del limite di velocità, infatti, ISA “richiama” il guidatore con un segnale acustico simile a quello delle cinture di sicurezza non allacciate. Qualora non bastasse, è previsto un secondo richiamo acustico e fisico, che prevede la vibrazione del pedale dell’acceleratore e del sedile del guidatore. Se, anche dopo il secondo richiamo, non avvengono correzioni della velocità, ISA interviene in autonomia con una serie di servomotori installati sull’acceleratore riducendo la pressione sul pedale del gas e di conseguenza la velocità. 

Obbligatorio dal 2024 

Intelligent Speed Assistance sarà di serie su tutti i nuovi modelli disponibili in Unione Europea a partire dal 6 luglio 2022; solo dal 2024, invece, diventerà obbligatorio su tutte le nuove auto. Non saranno presenti campagne di retroattività, pertanto tutte le vetture “più datate” o semplicemente prodotte nel 2021 non avranno l’obbligo di utilizzarlo. Come riportato nel regolamento ufficiale europeo, a pagina 9 e punto 3.2, si precisa che:

Il conducente deve poter disattivare manualmente il sistema ISA, completamente (funzione di informazione sul limite di velocità e funzione di avviso relativa al limite di velocità o funzione di informazione sul limite di velocità e funzione di regolazione della velocità) oppure parzialmente (funzione di avviso relativa al limite di velocità o funzione di regolazione della velocità). Il costruttore può prevedere per il conducente la possibilità di disattivare  anualmente e parzialmente la funzione di avviso relativa al limite di velocità per effettuare una delle seguenti operazioni:
  • attuare una funzione di avviso visivo attivo, ma senza avviso acustico o tattile; o
  • porre fine a un singolo evento dell’avviso acustico o tattile della funzione di avviso relativa al limite di velocità (ad esempio premendo il tasto «mute»).

I primi risultati 

L'ISA è stato sperimentato già in alcuni stati membri e, sebbene non sia facile abituarsi subito alla tecnologia, la maggior parte dei conducenti l'ha apprezzata. Un vantaggio evidente è quello di aiutare i guidatori a non ricevere contravvenzioni. 

Addio al piacere di guida? 

Se con “piacere di guida” si intende superare il limite del Codice della Strada, allora sicuramente sì. Altrimenti, per quella piccola nicchia di utenti che punta a circolare in pista o luoghi analoghi, siamo sicuri che verrà introdotto un sistema/deroga in grado di sganciare il controllo anche dopo il 2024. In ogni caso il futuro è certo: si guiderà più piano.  

Superbollo e ISA: la fine delle auto sportive 

L’introduzione dell’ISA potrebbe portare ad un ulteriore riduzione del volume di vendita delle auto sportive, settore già per altro bistrattato in seguito all’introduzione del superbollo. A questo proposito non è chiaro se l’ISA sarà anche a bordo delle supercar e adottato da quei brand che hanno una produzione limitata e spesso beneficiano di alcune speciali deroghe (come ad esempio quella delle emissioni).  

Auto elettriche e ISA 

Se da un lato, la limitazione della velocità sulle auto endotermiche potrebbe far storcere il naso e più utenti, dall’altro potrebbe beneficiare “indirettamente” l’autonomia delle auto elettriche che, come sappiamo, soffrono particolarmente l’alta velocità. Gli automobilisti più sbadati potrebbero addirittura guadagnare qualche chilometro di autonomia extra. 

Nuove centraline, aumento dei costi? 

Al momento è difficile a dirsi, ma la continua crescita di sistemi di controllo sempre più avanzati potrebbe portare ad un lieve ritocco dei prezzi di vendita delle nuove vetture, già incrementati a causa dell’assenza dei semiconduttori, dei tempi di consegna prolungati e del continuo sviluppo propulsivo per sottostare alle limitazioni imposte dall’Unione Europea. L’augurio è che questi sistemi non vadano a pesare troppo sulle tasche degli acquirenti e che consentano, anche, una riduzione del costo assicurativo della vettura. 

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