L'iItalia è davvero la terra promessa per l'auto cinese?

Vertice cruciale a Bruxelles: Wang Yi incontra il commissario UE per il commercio. In agenda temi chiave per le relazioni Cina-Europa.

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il ministro del Commercio cinese Wang Wentao ha visitato l'Europa questa settimana, incontrando i vertici del governo italiano a Roma per discutere dei dazi provvisori imposti dall'UE sulle auto elettriche cinesi dal 5 luglio 2024. La visita avviene in un momento cruciale, con la decisione definitiva della Commissione Europea attesa entro il 30 ottobre.

Durante l'incontro con il ministro italiano dello Sviluppo economico Adolfo Urso, Wang ha sottolineato il potenziale di cooperazione tra i settori automobilistici dei due paesi, nonostante le tensioni causate dall'indagine dell'UE. "L'indagine dell'Ue sui veicoli elettrici cinesi ha seriamente compromesso la fiducia delle aziende automobilistiche cinesi nell'investire in Italia", ha dichiarato Wang alla Reuters.

La prossima settimana potrebbe essere decisiva per la questione dei dazi sulle auto cinesi.

L'Italia, inizialmente favorevole ai dazi, sembra ora propendere per una soluzione negoziata. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito "la volontà italiana di collaborare" con la Cina durante un incontro separato con Wang.

Il ministro Wang incontrerà giovedì il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, auspicando che l'UE "risolva adeguatamente le divergenze economiche e commerciali tra Cina e Ue attraverso il dialogo e la consultazione".

Implicazioni per il mercato automobilistico

La decisione sui dazi avrà un impatto significativo sui listini di nuovi modelli di auto elettriche cinesi pronti al debutto in Europa, come la Dongfeng Box e la Voyah Courage. Questi veicoli rappresentano una potenziale concorrenza per modelli europei come la Fiat Grande Panda o la Renault 5.

Il verdetto finale della Commissione Europea, se confermato, potrebbe portare all'applicazione di misure della durata di cinque anni, con la possibilità di proroga su richiesta motivata e dopo un successivo riesame. Questa decisione avrà ripercussioni significative sulle strategie di investimento delle case automobilistiche cinesi in Europa e sulle dinamiche competitive del mercato automobilistico europeo nel settore delle auto elettriche.

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