L'entusiasmo iniziale per l'adozione delle auto elettriche non ha trovato riscontro nei numeri attesi, tanto da indurre sia le case automobilistiche che le istituzioni a rivedere le proprie strategie. Mentre la domanda non cresce alla velocità prevista, diverse nazioni stanno riconsiderando gli incentivi all'acquisto di veicoli a zero emissioni, con alcune che addirittura li eliminano del tutto.
In attesa delle novità che influenzeranno anche l'Italia, attualmente tra i paesi più generosi in termini di incentivi, è interessante analizzare la situazione in Europa e anche al di fuori del Vecchio Continente. In Cina e negli Stati Uniti, ad esempio, ci sono due normative ben diverse.
Negli Stati Uniti, le auto elettriche e ibride plug-in nuove acquistate dopo il 2023 possono essere idonee per un credito d'imposta fino a 7.500 dollari (circa 6.800 euro), a patto che soddisfino specifiche condizioni: il prezzo del veicolo non deve superare i 55.000 dollari (80.000 dollari per SUV e pick-up), l'assemblaggio finale deve avvenire negli Stati Uniti, la batteria deve essere costruita da un produttore certificato e avere una capacità minima di 7 kWh. Inoltre, sono previsti incentivi a livello di singoli Stati.
In Europa, come accennato, la situazione non è poi così equilibrata; i Paesi del nord hanno deciso, da qualche tempo, di abolire gli incentivi all'acquisto di un'auto ibrida o elettrica. Dello stesso pensiero anche Germania e Austria, mentre va meglio in Francia e in Spagna, così come nei paesi che si affacciano sul Mar Adriatico. Questi sono solo alcuni esempi ma la situazione, come anticipato, non è delle più rosee e sono pochi a seguire il trend italico, che ad oggi, risulta comunque uno dei più generosi anche se potrebbe migliorare.