L'Europa non accoglie le richieste dell'Italia sul 2035

Stop auto a benzina e diesel, Hoekstra non asseconda la richiesta dell'Italia di anticipare la revisione del bando al 2025. Ma sugli e-fuel...

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a cura di Tommaso Marcoli

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La Commissione Europea ha confermato che la revisione del regolamento sullo stop alla vendita di auto a benzina e diesel nel 2035 avverrà nel 2026, non dando quindi seguito alle richieste dell'Italia di anticiparla. 

Nelle risposte inviate agli europarlamentari in vista della sua audizione, Hoekstra ha ribadito l'impegno della Commissione a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, sottolineando la necessità di un "approccio neutrale dal punto di vista tecnologico". ci sarè quindi spazio per gli e-fuel che avranno un ruolo da svolgere, ma solo attraverso una "modifica mirata del regolamento come parte della revisione prevista nel 2026".

Il commissario ha specificato che la revisione terrà conto anche della potenziale scarsità di e-fuel e del loro processo di produzione ad alta intensità energetica, considerando il loro utilizzo in settori come l'aviazione e il trasporto marittimo dove mancano alternative tecnologiche.

L'obiettivo di neutralità climatica per le auto entro il 2035 crea prevedibilità per investitori e produttori.

Anche Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva designata per le Politiche ambientali, ha confermato questa linea nelle sue risposte agli eurodeputati. Ha inoltre affrontato il tema dei dazi sulle auto elettriche cinesi, affermando l'intenzione della Commissione di "garantire che l'UE rimanga un luogo per la produzione di veicoli elettrici a batteria e di preservare le capacità produttive".

Ribera ha difeso l'indagine anti-dumping sulle auto elettriche cinesi, sostenendo che si basa su "fatti e prove solide" ed è conforme alle norme del WTO. Ha dichiarato che la Commissione sta lavorando per trovare una "soluzione negoziata" che sia efficace e applicabile.

La vicepresidente ha sottolineato che questo caso non sostituisce la strategia industriale automobilistica dell'UE. Ha invocato una "discussione strategica più ampia sul futuro dell'industria automobilistica nell'UE", utilizzando tutti gli strumenti politici disponibili per realizzare la transizione e garantire una "filiera verde, competitiva e ben funzionante in Europa".

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