Lo studio di Escalent sull'impatto dei marchi automobilistici cinesi in Europa lancia un monito ai produttori consolidati. Secondo la ricerca, condotta su oltre 1.600 acquirenti di auto nuove in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito tra ottobre e novembre 2024, cresce il sentimento positivo verso i brand cinesi, soprattutto tra i giovani. Il rapporto evidenzia come un quinto dei proprietari di auto sarebbe disposto a considerare un marchio cinese per il prossimo acquisto. Inoltre, MG e BYD figurano già tra i 25 marchi automobilistici più familiari in Europa, in una lista dominata da nomi tedeschi e francesi.
Il 10% fa la differenza
La percezione dei brand cinesi sta rapidamente cambiando. Se in passato erano visti come semplici "copie economiche", ora vengono considerati innovativi quanto i marchi globali affermati, specialmente nel settore dei veicoli elettrici. Questo cambiamento di immagine, unito a prezzi competitivi, rappresenta una seria minaccia per i produttori tradizionali.
Lo studio rivela che il prezzo rimane un fattore determinante nelle scelte d'acquisto. In media, i consumatori si aspettano che le auto cinesi costino il 27% in meno rispetto ai marchi consolidati. Tuttavia, circa un terzo degli intervistati sarebbe interessato anche con una differenza di prezzo tra l'11% e il 20%. Per un acquirente su dieci, basterebbe un vantaggio di prezzo del 10% per scatenare l'interesse.
Cambia la percezione
L'indagine ha evidenziato importanti differenze tra paesi e fasce d'età: nel Sud Europa (Italia e Spagna) c'è un atteggiamento più positivo verso i marchi cinesi, ma anche l'aspettativa di sconti maggiori. I giovani sotto i 35 anni sono meno propensi a etichettare i brand cinesi come opzione economica e richiedono incentivi finanziari minori per considerarne l'acquisto.
Mark Carpenter, managing director di Escalent UK, ha commentato: "abbiamo scoperto che a livello generico, la credibilità dei prodotti cinesi tende ad essere inferiore rispetto ad altri paesi. Ma quando si parla di auto, questo divario si riduce, con le persone disposte a cambiare idea per una vettura di prezzo e qualità comparabili".
I marchi cinesi stanno adottando strategie aggressive per accelerare la loro crescita in Europa: BYD sta replicando il modello di successo di Hyundai, con campagne televisive in tutta Europa e la sponsorizzazione degli Europei 2024. MG sta rapidamente scalando la "scala di familiarità" tra i consumatori europei. Xiaomi e NIO stanno incrementando la loro notorietà, con quest'ultimo che prevede di lanciare il suo nuovo marchio di EV economici, Onvo, in Europa quest'anno.
Carpenter avverte: "questa attenzione al 'brand' insieme a un'offerta di prezzo probabilmente inferiore alle alternative potrebbe cambiare rapidamente il panorama delle auto elettriche in Europa. Anche con livelli di attività relativamente nascenti, questo dovrebbe far suonare un campanello d'allarme per i marchi automobilistici consolidati".
A rischio i marchi europei
Lo studio suggerisce che l'appeal dei marchi cinesi non si limita a specifiche aree di mercato, ma interessa un ampio spettro di consumatori. Proprietari di auto sudcoreane, tedesche, francesi, giapponesi e italiane hanno mostrato interesse verso i brand cinesi, indicando una minaccia potenziale per diversi segmenti di mercato.
In conclusione, il rapporto di Escalent sottolinea come i produttori automobilistici tradizionali debbano prestare particolare attenzione all'evoluzione del mercato europeo. La combinazione di prezzi competitivi, innovazione tecnologica e crescente familiarità dei brand cinesi potrebbe rapidamente ridisegnare gli equilibri del settore, soprattutto nel comparto dei veicoli elettrici.