Le emissioni generate dal processo di cromatura sono quasi 500 volte più tossiche del diesel e possano comportare gravi problemi di salute; il cromo esavalente coinvolto nella produzione è noto per essere cancerogeno e può causare il cancro ai polmoni. Le sostanze utilizzate per contrastare tali emissioni, come i dispositivi di abbattimento chimico dei fumi, contengono anche sostanze altamente tossiche come i perfluoroalchilici e i plifluoroalchilici (PFAS).
Il divieto di utilizzare il cromo nel campo dell'automotive entrerà in vigore in tutta Europa nel 2024 e pertanto, le case automobilistiche hanno un periodo limitato per sviluppare alternative. Il cromo non è utilizzato solo per motivi estetici, ma svolge anche un ruolo importante nella protezione anticorrosione dei metalli utilizzati nella carrozzeria delle auto. Questa decisione avrà un impatto significativo sulle aziende fornitrici di cromo nell'industria automobilistica, che dovranno ristrutturare i propri processi o cercare contratti di fornitura altrove.
Cosa faranno i marchi? Alcuni brand automobilistici hanno già eliminato il materiale cromato nelle versioni di alcune delle loro linee. Un esempio è dato dai pacchetti Night di Mercedes e dagli allestimenti Shadowline di BMW, che eliminano le finiture cromate e le sostituiscono con elementi scuri.
Per chi non preferisce questi elementi si tratta di una novità interessante che potrebbe evitare spese ulteriori per i famosi pacchetti "Chrome-delete", viceversa chi apprezza le cromature potrebbe restare deluso (a patto che non si trovi una soluzione analoga ma meno nociva). La sostituzione del cromo potrebbe comportare l'uso di metalli come il nichel e lo zinco per la cromatura o l'applicazione di rivestimenti termici spray come possibili soluzioni.
Gilles Vidal, ex designer di Peugeot e attuale capo designer di Renault, spera che vengano esplorate diverse alternative non inquinanti. "È giunto il momento di cambiare e di pensare oltre al cromo", ha dichiarato Vidal, come riportato da Autocar.