Le city-car potrebbero scomparire anche dall’Europa: spazio ai piccoli crossover

Le city-car potrebbero presto venir rimpiazzate da crossover compatti dalla maggior parte delle case costruttrici: il motivo? La difficoltà nel generare del solido profitto.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A differenza dell’America dove circolano per lo più berline e SUV di grandi dimensioni, in Europa c’è una diversificazione maggiore del parco circolante con vetture che spaziano dalle più compatte city-car sino ai mastodontici SUV. Sebbene questo aspetto possa sembrare un sogno per numerosi appassionati a stelle e strisce stufi di dover quasi obbligatoriamente guidare veicoli di enormi dimensioni, la situazione europea potrebbe presto cambiare e prendere una piega differente.

Il CEO di Audi, Markus Duesmann, ha recentemente rilasciato curiose dichiarazioni ai microfoni di Autocar precisando che il marchio potrebbe dire presto addio alle vetture più compatte, come l’attuale Audi A1. Il CEO della casa dei Quattro Anelli ha evidenziato come Audi A1 (e le relative piccole di casa VW) abbiano generato uno scarso profitto senza registrare i numeri che le società si aspettavano.

Inoltre, a causa delle emissioni elevate e della continua ricorsa all’ammodernamento delle flotte, le automobili più compatte spinte da un propulsore endotermico sarebbero le più complicate da rendere Green, complice un aumento di prezzo repentino legato all’inserimento di motori ibridi ed elettrici. L’elettrificazione di una Audi A1 richiederebbe un esborso più che elevato per gli acquirenti, difficile da giustificare e promuovere nel migliore dei modi. Ad esempio l’attuale e-Up!, la variante elettrificata dell’Up!, ha un prezzo di listino superiore ai 22mila euro ossia circa 7mila euro in più della versione a benzina; una differenza piuttosto rilevante.

A questo proposito si sono espressi anche Steve Armstrong, presidente di Ford, e Maxime Picat, COO di Stellantis, sottolineando come paradossalmente i veicoli più difficili da far rientrare nelle sempre più restrittive normative anti-inquinamento siano proprio le city-car. Stando a quanto riportato da entrambi gli esponenti, più è contenuto il veicolo, più si riduce il profitto a disposizione.

Nonostante le forti dichiarazioni, alcuni produttori hanno ugualmente inserito sul mercato city-car elettrificate cercando così di raggiungere un numero maggiore nelle vendite. Due chiari esempi sono rappresentati da Honda, con la piccola E, e Fiat, con la sempreverde 500. Mentre di 500e al momento è difficile delineare un vero quadro considerata la recentissima introduzione, non sorprende invece sapere che Honda E stia registrando numeri di vendita molto contenuti legati probabilmente tanto al prezzo di listino (oltre 35mila euro) quanto alla scarsa autonomia a disposizione, appena 210 Km nell’ottimistico ciclo WLTP.

Allo stato attuale solo il Giappone sembra non risentire di questa problematica legata ai veicoli più compatti; nel Paese del Sol Levante infatti le Keicar sono ancora un forte successo che sembra non tramontare mai. Difficile ora immaginare un futuro ma la recente e continua introduzione di piccoli crossover, come la Volkswagen ID.3, sembrano suggerire cosa potremmo trovare nel corso dei prossimi anni. Le strade europee e quindi quelle italiane saranno pronte ad ospitare veicoli più ingombranti?

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