Da diversi anni si ipotizza l’arrivo sul mercato dei primi velivoli a decollo verticale dedicati alla mobilità personale e presto potremmo assistere al debutto dei primi modelli costruiti negli stabilimenti di Coventry, in UK. Nonostante si tratti di Coventry, sede del brand di automobili sportive di lusso Jaguar, la cittadina torna a far parlare di sé con un progetto completamente slegato da Jaguar e dal concetto classico di automobile.
Qui nasce infatti Urban Air Port, il primo hub al mondo in grado di operare nel settore dei futuri aerei elettrici ad atterraggio e decollo verticale, conosciuti anche con il nome di eVTOL (dall’inglese Electric Vertical Take-Off and Landing). Sviluppato dalla società Air One, il progetto è stato premiato come finalista del programma Future Flight Challenge del Governo britannico, il quale ripone numerose attenzioni sullo sviluppo di nuovi tipi di aviazione civile.
Secondo recenti studi, uno dei principali ostacoli legati allo sviluppo di velivoli di questo tipo sarebbe legato all’assenza -nel mondo- di hub dedicati alla partenza e ricezione; come suggerisce Ricky Sandhu, fondatore e presidente di Urban Air Port, il problema principale sarebbe legato proprio all’assenza di una vera infrastruttura in quanto la tecnologia dedicata al volo ha raggiunto ormai uno stadio più che consolidato.
Urban Air Port ha ricevuto 1,2 milioni di sterline nell’ambito del programma Future Flight Challenge e vedrà la creazione di altri 200 siti nei prossimi 5 anni. Rispetto ad un normale eliporto, la stazione di volo eVTOL può essere allestita in pochi giorni e, grazie al design modulare, occupare sino al 60% in meno dello spazio. Stando a quanto riportato da Standhu, la rete di velivoli a decollo verticale contribuirà a ridurre in modo significativo l’inquinamento delle aree urbane, decongestionando il traffico su ruota.
Tra i protagonisti del progetto troviamo anche Hyundai che, con la propria divisione Urban Air Mobility, intende presentare entro il 2028 un proprio veicolo elettrico a decollo verticale. Presentato al CES 2020 e conosciuto come S-A1, il taxi volante della casa coreana, prevede la presenza di quattro sedili, una velocità di crociera di 290 Km/h e un’autonomia di circa 100 Km; numeri decisamente importanti per chi deciderà di spostarsi all’interno delle grandi metropoli nel minor tempo possibile. Il colosso coreano è solo uno dei numerosi produttori interessati a questo genere di mercato che, secondo NASA, potrebbe presto valere oltre 500 miliardi di dollari negli USA; tra i partecipanti troviamo infatti Daimler, Aston Martin e Rolls Royce.
Di recente anche il Giappone ha annunciato importanti novità legate al settore presentando, lo scorso settembre, SkyDrive SD-03: il primo velivolo a decollo verticale collaudato da un vero pilota. L'aspetto è ancora lontano dal concetto di auto volante al quale siamo abituati, in questo caso troviamo pattini simili a quelli di un elicottero e otto eliche del tutto analoghe a quelle dei droni più professionali.