Arriverà il momento in cui le auto elettriche saranno redditizie come quelle termiche, ma per raggiungere questo traguardo ci vorrà più tempo di quanto previsto inizialmente. È in buona sostanza il pensiero del nuovo CEO di Audi, Gernot Dollner, che ha dichiarato alla testata tedesca Handelsblatt che l’azienda deve estendere l’orrizzonte temporale per ottenere profitti dai veicoli elettrici della propria gamma.
Dollner è al comando di Audi da settembre e ha sostituito Markus Duesmann, estromesso proprio a causa dei ritardi nella transizione ecologica della casa automobilistica. Rispettare la tabella di marcia sull’elettrico è una sfida non di poco conto anche per il nuovo CEO: Audi prevede di terminare lo sviluppo di nuovi modelli termici dal 2026 e di vendere solo elettriche dal 2033.
Le prospettive, però, non sembrano delle migliori: "In origine presumevamo che avremmo raggiunto certi rendimenti entro la metà del decennio. Ora, vista la situazione attuale, è probabile che quelle previsioni si avverino più avanti", ha affermato Dollner. "I margini di profitto tra le auto a combustione interna e quelle a batteria non si stanno avvicinando alla velocità sperata", ha aggiunto. Il motivo sembra principalmente essere il costo elevato per le materie prime e le batterie necessarie per produrre le auto elettriche.
"Abbiamo la possibilità di essere flessibili sul fronte della strategia. Lo possiamo essere perché abbiamo auto termiche, ibride o elettriche di nuova generazione che risponderanno bene alle esigenze dei vari mercati", ha affermato Dollner. Il passaggio all'elettrico avverrà a livello globale, ma con Europa, USA e Cina che affronteranno la conversione a ritmi diversi. L’obiettivo a lungo termine di Audi è quello di raggiungere un rendimento generale di marca pari al 13% e un rendimento di gruppo (Audi, Bentley, Lamborghini e Ducati) pari al 14%.