Le auto elettriche cinesi sorpassano Tesla in Europa

Ma il calo delle vendite è probabilmente dovuto al rinnovamento della Model Y che alle posizioni politiche di Musk. Atteso il rimbalzo nei prossimi mesi

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a cura di Tommaso Marcoli

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Le difficoltà di Tesla stanno aprendo spazi significativi ai competitor cinesi nel mercato europeo delle auto elettriche. Mentre a febbraio le immatricolazioni complessive di veicoli elettrici  hanno registrato un boom del 26%, toccando la cifra record di 164.000 unità, il colosso americano guidato da Elon Musk ha subito un drastico ridimensionamento. Il calo delle vendite Tesla, passate in un anno da 28.131 a circa 15.700 veicoli, ha permesso ai marchi cinesi di superarla in volume, nonostante anche loro abbiano vissuto una flessione complessiva da 23.182 a 19.800 unità.

Volvo, BYD e Polestar emergono come i brand cinesi più performanti sul mercato continentale. Se la casa svedese (ora di proprietà cinese) ha registrato una contrazione del 30%, BYD e Polestar hanno mostrato una crescita impressionante, rispettivamente del 94% e dell'84%. Anche altri marchi orientali stanno guadagnando terreno: Xpeng ha superato le 1.000 unità immatricolate, mentre Leapmotor si avvicina alla soglia delle 900 vetture.

Questi risultati si inseriscono in un contesto particolarmente favorevole per i veicoli a batteria, che continuano a crescere nonostante il mercato automobilistico generale europeo mostri segni di debolezza. Nel primo bimestre 2024, le immatricolazioni di Battery Electric Vehicles (BEV) sono aumentate del 31%, raggiungendo 329.700 unità, mentre il mercato complessivo ha subito una contrazione del 2%, fermandosi a 1.962.850 veicoli.

La penetrazione di Tesla nel segmento elettrico europeo è precipitata al 9,6% mensile, con una quota di mercato bimestrale più che dimezzata rispetto all'anno precedente: dal 18,4% al 7,7%. Secondo l'analista Felipe Munoz, questa situazione non dipende tanto dalle controverse posizioni politiche di Elon Musk, quanto piuttosto da una specifica strategia aziendale.

Il vero nodo è rappresentato dalla Model Y, il veicolo più venduto della casa americana, attualmente in fase di transizione verso una versione aggiornata. Le immatricolazioni di questo modello sono crollate del 56%, fermandosi a 8.800 unità, mentre la Model 3 ha subito una flessione più contenuta del 14%, con 6.800 vetture vendute.

La ridotta gamma di prodotti Tesla la rende particolarmente esposta alle fluttuazioni di mercato durante i cicli di aggiornamento dei modelli. Con appena quattro veicoli in listino, quando uno di questi - soprattutto se bestseller come la Model Y - subisce un periodo di transizione, l'impatto sulle vendite complessive risulta drammatico.

Questa vulnerabilità è meno evidente per i costruttori tradizionali, che possono compensare il calo di un modello con le vendite di numerosi altri veicoli del loro ampio portafoglio. Per i marchi cinesi, la diversificazione dell'offerta e la rapida espansione in Europa si stanno rivelando carte vincenti per conquistare quote di mercato a spese del colosso americano.

Resta da vedere, come sottolinea l'analista, "in quale misura la domanda rimbalzerà una volta che la nuova Model Y arriverà sui mercati europei". La risposta a questa domanda determinerà se il sorpasso cinese rappresenta un fenomeno temporaneo o l'inizio di un nuovo equilibrio nel mercato europeo dell'auto elettrica.

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