La Commissione Europea ha recentemente rivelato la decisione di imporre nuovi dazi sulle auto elettriche cinesi, con entrata in vigore prevista per il prossimo luglio. Questa mossa si inserisce in un contesto di crescente tensione commerciale, mirando a contrastare quella che l'Europa percepisce come una concorrenza sleale da parte dei produttori cinesi, sostenuti massicciamente da sussidi statali.
La reazione non si è fatta attendere nemmeno dalla Cina, che ha già preannunciato potenziali ritorsioni, aumentando i dazi sulle auto elettriche prodotte in Europa e vendute sul suo territorio. Inoltre, potrebbe rispondere limitando l'esportazione di componenti essenziali come le batterie, delle quali l'industria automobilistica mondiale, e in particolare quella europea, è fortemente dipendente.
Il dibattito sulla sufficienza di questi dazi divide l'Europa: mentre alcuni stati membri, come la Francia e la Spagna, avrebbero preferito misure ancora più protezionistiche, la Germania assume una posizione più cauta a causa dei suoi intensi legami industriali con la Cina.
Le tensioni commerciali correnti potrebbero quindi avere un impatto diretto sui consumatori italiani e europei in generale, che potrebbero vedere un aumento nei prezzi delle auto elettriche. La situazione evolverà nei prossimi mesi, segnando l'equilibrio tra protezionismo e cooperazione internazionale nel settore automobilistico.