L'Unione Europea sta valutando l'introduzione di nuovi dazi all'importazione di auto elettriche provenienti dalla Cina, una misura che potrebbe essere annunciata presto, in coincidenza con la campagna elettorale per il Parlamento europeo prevista dal 6 al 9 giugno. Tuttavia, diversi analisti sostengono che questi eventuali dazi potrebbero non avere un impatto significativo sulle aziende automobilistiche cinesi in Europa.
Anche se la tariffa dovesse aumentare al 30%, gli analisti indicano che molte compagnie cinesi continuerebbero a godere di margini di profitto adeguati grazie ai vantaggi legati ai minori costi di produzione. UBS ha inoltre rivelato che le case automobilistiche cinesi godono di un vantaggio di prezzo del 30% sui veicoli elettrici prodotti in Cina rispetto agli equivalenti europei, fornendo così un ulteriore margine di manovra in caso di aumento delle tariffe.
Il prezzo dei veicoli elettrici venduti in Europa da costruttori cinesi riflette questa dinamica: per esempio, il modello BYD Seal U, che in Cina viene venduto a 21.769 euro, in Germania ha un prezzo di 41.990 euro. Questo consistente margine di differenza indica che, anche con un incremento dei dazi, le case automobilistiche cinesi potrebbero aggiustare i prezzi per mantenere la loro posizione competitiva senza gravare eccessivamente sui consumatori.