Le auto cinesi non temono i dazi dell'UE, nessuna paura per i prezzi

Secondo quanto riportato, le case cinesi saranno in grado di assorbire l'aumento delle tariffe nei loro elevati margini di profitto.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L'Unione Europea sta valutando l'introduzione di nuovi dazi all'importazione di auto elettriche provenienti dalla Cina, una misura che potrebbe essere annunciata presto, in coincidenza con la campagna elettorale per il Parlamento europeo prevista dal 6 al 9 giugno. Tuttavia, diversi analisti sostengono che questi eventuali dazi potrebbero non avere un impatto significativo sulle aziende automobilistiche cinesi in Europa.

I margini elevatissimi dei brand cinesi dovrebbero consentire di ammortizzare gli eventuali dazi dell'UE
Secondo Matthias Schmidt di Schmidt Automotive Research, come riportato su Automotive News Europe, le aziende automobilistiche cinesi "potrebbero assorbire l'aumento delle tariffe mediante i loro elevati margini di profitto". Questo significa che il prezzo finale al consumatore potrebbe rimanere invariato, nonostante l'incremento delle tariffe. Il Rhodium Group, un think tank con sede a New York, ha aggiunto ulteriori dettagli in un recente rapporto, indicando che una tariffa incrementata al 50% (rispetto all'attuale 10%) sarebbe necessaria per produrre un effetto tangibile sul mercato.

Anche se la tariffa dovesse aumentare al 30%, gli analisti indicano che molte compagnie cinesi continuerebbero a godere di margini di profitto adeguati grazie ai vantaggi legati ai minori costi di produzione. UBS ha inoltre rivelato che le case automobilistiche cinesi godono di un vantaggio di prezzo del 30% sui veicoli elettrici prodotti in Cina rispetto agli equivalenti europei, fornendo così un ulteriore margine di manovra in caso di aumento delle tariffe.

Il prezzo dei veicoli elettrici venduti in Europa da costruttori cinesi riflette questa dinamica: per esempio, il modello BYD Seal U, che in Cina viene venduto a 21.769 euro, in Germania ha un prezzo di 41.990 euro. Questo consistente margine di differenza indica che, anche con un incremento dei dazi, le case automobilistiche cinesi potrebbero aggiustare i prezzi per mantenere la loro posizione competitiva senza gravare eccessivamente sui consumatori.

Leggi altri articoli