Aston Martin potrebbe utilizzare strutture oscillanti nei futuri veicoli elettrici ad alte prestazioni per simulare l'esperienza di guida di un'auto sportiva con motore V12, secondo quanto suggerito dal CEO Adrian Hallmark ai colleghi di Autocar.uk. L'azienda britannica sta sviluppando la sua prima auto elettrica di produzione, prevista entro il 2030, in collaborazione con l'azienda americana Lucid.
Hallmark ha escluso l'uso di cambi marcia o rumori del motore artificiali, come quelli presenti in alcune EV attuali. Ha invece proposto un approccio innovativo: "se mappassimo la telemetria del motore V12 della Valkyrie, misurassimo le frequenze e le incorporassimo nella struttura del veicolo, collegandole alla posizione dell'acceleratore e sopprimendo i rumori elettrici, si avrebbe la sensazione di essere in una Valkyrie o in un'altra auto a 12 cilindri".
Il CEO ha sottolineato che l'obiettivo principale per i futuri EV ad alte prestazioni sarà la riduzione del peso, indicando le batterie allo stato solido come cruciali per raggiungere questo scopo. Tuttavia, ha precisato che questa tecnologia non sarà presente nella prima generazione di EV Aston Martin.
Hallmark ha evidenziato che la batteria rappresenta la sfida più grande: "non si può risparmiare abbastanza sul resto per compensare il peso che comporta". Tuttavia, le batterie allo stato solido potrebbero essere un punto di svolta, poiché "non solo la batteria stessa peserebbe meno, ma sarebbero necessari meno materiali di raffreddamento e protezione".
Il CEO ha suggerito che queste tecnologie potrebbero essere combinate con nuove soluzioni per ridurre il peso di altre strutture e componenti, avvicinandosi così al peso delle auto tradizionali. Inoltre, ha aggiunto che "la tecnologia in termini di sterzo, geometria delle sospensioni e intervento elettronico potrebbe replicare forse il resto di ciò che si ottiene dinamicamente".
Interrogato sulla domanda di veicoli elettrici da parte dei clienti Aston Martin, Hallmark ha indicato l'esistenza di due gruppi distinti: i clienti che non vogliono un EV "non solo non lo vogliono, ma lo odiano con una passione profondamente radicata, in parte perché sentono che gli viene imposto di averlo". E poi ci sono i clienti favorevoli agli EV. Hallmark ha notato un'evoluzione nelle preferenze dei clienti: "stiamo già scoprendo che gli appassionati di auto a benzina che dicevano che un ibrido plug-in non sarebbe mai stato rilevante ora stanno dicendo 'se non posso avere un'auto completamente a benzina, un ibrido plug-in è una grande soluzione'".
L'approccio di Aston Martin riflette la necessità di bilanciare l'innovazione tecnologica con le aspettative dei clienti tradizionali, cercando di mantenere l'essenza del marchio anche nella transizione verso la mobilità elettrica.