Recentemente, Rivian ha presentato il modello R1 di seconda generazione, introducendo tecnologie innovative e terminologie tecniche specifiche per il settore automobilistico. Una delle più rilevanti è l'architettura zonale, un concetto già menzionato in precedenza in relazione alla partnership strategica con Volkswagen, che ha investito 5 miliardi di dollari in Rivian con l'obiettivo di ottenere licenze sul "design hardware zonale".
L'architettura tradizionale centralizzata delle auto vedeva lunghi cablaggi collegare vari componenti a una centralina principale, rendendo i veicoli più pesanti e complessi da mantenere. Inoltre, ogni funzione del veicolo, come illuminazione e infotainment, aveva moduli separati che rendevano questa tecnologia inefficiente.
Al contrario, le moderne vetture elettriche, come quelle prodotte da Tesla e da aziende cinesi, adottano un approccio innovativo, dove il software guida la configurazione dell'hardware. Questi veicoli definiti via software (Software defined vehicles, SDV) migliorano le prestazioni e la funzionalità del veicolo attraverso un software avanzato, il quale gestisce funzioni chiave per mezzo di aggiornamenti continui e controlli attraverso touch screen.
L'architettura zonale, proprio come ha adottato Rivian riducendo il numero di centraline da 17 a 7, rappresenta un'evoluzione cruciale. Questa tecnologia ha permesso di diminuire quasi 2,7 km di cablaggi, alleggerendo così il veicolo di 20 kg. Le centraline più potenti sono ora in grado di gestire le attività nelle loro rispettive "zone" o aree del veicolo, riducendo la complessità e aumentando l'efficienza.
In questo sistema, ogni Elettronic Control Unit (ECU) ha il compito di gestire determinate funzioni in una specifica zona. Queste centraline, in comunicazione attraverso una rete ad alta velocità, sono capaci di coordinare le azioni e rispondere a variazioni in modo rapido. Ad esempio, in presenza di ostacoli rilevati dai sensori del veicolo, il sistema può attivare automaticamente procedure di sicurezza come la frenata d'emergenza.
I benefici di un sistema zonale sono notevoli, soprattutto in fase di produzione, dove la semplificazione dei cablaggi permette un assemblaggio più automatizzato e meno costoso. Inoltrema, per i veicoli elettrici, questo vuol dire anche un miglioramento dell'autonomia per via della riduzione del peso.
Inoltre, tale architettura offre un'opportunità per introdurre servizi in abbonamento, come pacchetti speciali per riscaldamento dei sedili o sistemi entertainment avanzati, che possono essere acquistati in base alle necessità specifiche del viaggio.
Uno dei vantaggi principali riguarda la manutenzione: l'architettura zonale facilita la diagnosi e la riparazione dei guasti, dato che ogni zona del veicolo può essere controllata e gestita indipendentemente. Questo riduce i tempi di fermo veicolo e evita danni ulteriori come quelli causati dall'intervento su cablaggi complessi.
L'adozione delle architetture zonali ne fa non solo un avanzamento nella progettazione dei veicoli elettrici, ma risponde efficacemente a molte delle problematiche legate alla qualità e alla gestione dell'elettronica in auto. Questi sviluppi rappresentano uno sguardo al futuro dell'automotive, dove la tecnologia e l'innovazione continuano a ridefinire le possibilità e le prestazioni dei veicoli elettrici.