L'auto del futuro dovrà essere piccola e leggera secondo Luca de Meo

Il CEO di Renault condivide il rapporto Draghi ma riflette sul futuro dell'auto in Europa e spera nel ritorno delle utilitarie, più piccole e leggere

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a cura di Tommaso Marcoli

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Luca de Meo, presidente dell'Acea e CEO di Renault, ha lanciato un appello per il ritorno delle auto di piccole dimensioni in un intervento su Il Sole 24 Ore. Il manager italiano ha sottolineato l'importanza di veicoli compatti ed ecologici per ridurre l'impatto ambientale del trasporto, prendendo spunto dal recente report sulla competitività dell'Europa redatto da Mario Draghi.

De Meo ha evidenziato come il segmento delle auto piccole sia stato fortemente penalizzato dalle normative, rendendo difficile per i produttori realizzare veicoli compatti in modo redditizio. Questo ha portato a un aumento del 60% del prezzo d'ingresso nel mercato del nuovo in dieci anni e alla delocalizzazione delle fabbriche verso il sud del Mediterraneo e l'est Europa.

De Meo auspica il ritorno di veicoli più compatti e leggeri.

Il CEO di Renault ha ricordato le parole di Henry Ford al lancio della Ford T: "C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una tecnologia sono per tutti". De Meo ha sottolineato come Ford riuscisse a pagare i suoi dipendenti fino a quattro volte più dei concorrenti, trasformandoli nei suoi primi clienti.

Collaborazioni e piani industriali

Nel suo intervento, de Meo ha ringraziato Mario Draghi per le idee proposte nel suo report, in particolare per la suggerita collaborazione tra scienza, regolatori e attori economici per definire standard tecnologici europei e incentivare collaborazioni intra e intersettoriali. Secondo de Meo, questo approccio "ci permetterebbe di guadagnare velocità e di ridurre investimenti e costi".

Il manager italiano ha ribadito l'importanza delle auto piccole e delle maggiori collaborazioni, temi già presenti nella sua lettera all'Europa della scorsa primavera. De Meo chiede all'Europa un "gioco di squadra" tra nazioni, settori e imprese, maggiori investimenti in innovazione, una strategia industriale e una semplificazione delle normative per affrontare le sfide future del settore automobilistico.

Queste richieste si allineano con le raccomandazioni di Draghi, che nel suo rapporto ha dedicato un ampio capitolo al mondo dell'auto, riconoscendo l'importanza strategica del settore per l'economia europea.

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