Proprio per questo motivo, la prima vettura a subire il passaggio al modulo ibrido sarà non solo la più esclusiva e performante della vetture a listino, ma anche la più suggestiva e affascinante. Qualità che le appartengono soprattutto per il suo "cuore": il possente e inesauribile motore 6.5 litri V12. Quest'ultimo, resterà protagonista indiscusso ma avrà al suo fianco un modulo elettrico, con cui condividere le prestazioni.
L'unità di potenza sviluppata da Lamborghini non è stata ancora comunicata: la sua architettura finale sarà svelata con la presentazione dell'auto, prevista entro la fine dell'anno. La nuova Aventandor sarà poi resa disponibile nei primi mesi del 2022. Al momento dunque si parla solo di ipotesi, che in alcuni casi prevedono l'adozione di due motori elettrici, in altri di un solo. Riserbo anche sulla struttura scelta, se ibrida plug-in o comune.
La scelta di Lamborghini appare comunque molto chiara e indica la direzione che nel prossimo futuro sarà intrapresa per rispondere alle esigenze di una mobilità sempre più sostenibile. Il costruttore italiano produce ogni anno meno di dieci mila automobili, un risultato già di per sé eccezionale considerando il livello dei prodotti e, ricordiamolo, ottenuto prevalentemente grazie all'ingresso nella gamma del Suv Urus. Eppure, la questione emissioni deve essere affrontato anche da chi produce emozioni su quattro ruote, senza mai rinunciare alla propria identità.