La UE vuole vietare la fibra di carbonio sulle auto

La fibra di carbonio, più leggera dell'alluminio e più forte dell'acciaio, rischia il divieto nelle auto europee perché ritenuto materiale pericoloso

Avatar di Tommaso Marcoli

a cura di Tommaso Marcoli

Editor

29

La fibra di carbonio, materiale all'avanguardia utilizzato in settori strategici come l'aeronautica e l'automotive, rischia di diventare il nuovo nemico ambientale d'Europa. Una bozza di proposta del Parlamento Europeo mira a classificarla come materiale pericoloso, con potenziali ripercussioni devastanti per un'industria automobilistica già in difficoltà nella transizione verso la mobilità elettrica. Il paradosso è evidente: proprio quando i costruttori fanno affidamento su questo materiale ultraleggero per compensare il peso delle batterie nei veicoli elettrici, Bruxelles valuta di inserirlo nella lista nera dei materiali vietati.

La fibra di carbonio rappresenta un'eccellenza nel campo dei materiali compositi avanzati: più leggera dell'alluminio e più resistente dell'acciaio, costituisce una soluzione ideale per migliorare l'efficienza energetica dei veicoli. La sua leggerezza è particolarmente preziosa per i produttori di auto elettriche, che devono fare i conti con il peso considerevole delle batterie, nemico principale dell'autonomia.

La revisione della direttiva europea sui veicoli a fine vita (ELV) potrebbe tuttavia cambiare drasticamente lo scenario. Per la prima volta al mondo, un organismo regolatore considera la classificazione della fibra di carbonio come materiale nocivo, ponendola potenzialmente nella stessa categoria di sostanze come piombo, mercurio, cadmio e cromo esavalente, già considerate pericolose ma ancora autorizzate nel settore automobilistico grazie a specifiche esenzioni.

La motivazione alla base di questa potenziale classificazione risiede nei problemi associati allo smaltimento: quando la fibra di carbonio, legata con resina, viene dismessa, i filamenti possono disperdersi nell'aria, causando cortocircuiti nei macchinari e, più preoccupante, problemi negli esseri umani se entrano in contatto con pelle e membrane mucose.

Secondo le stime della società di ricerca americana Roots Analysis, il mercato mondiale della fibra di carbonio, valutato a 5,48 miliardi di dollari nel 2024, dovrebbe crescere annualmente a un tasso medio dell'11% fino a raggiungere i 17,08 miliardi di dollari entro il 2035. Attualmente, le automobili rappresentano tra il 10% e il 20% di tutte le applicazioni, secondo quanto riportato da Nikkei Asia. Una percentuale destinata ad aumentare esponenzialmente mentre i produttori cercano di ridurre il peso dei loro veicoli elettrici.

Le conseguenze più gravi ricadrebbero su tre colossi giapponesi – Toray Industries, Teijin e Mitsubishi Chemical – che insieme controllano il 54% del mercato mondiale della fibra di carbonio. Per Toray Industries, dopo l'aviazione e la generazione eolica, le automobili rappresentano il terzo segmento più importante della sua attività, con il 50% concentrato in Europa.

Non sono solo i produttori giapponesi a rischiare. L'intera industria automobilistica premium europea potrebbe subire un duro colpo. Marchi come McLaren, che costruisce l'intero telaio delle sue supercar in fibra di carbonio, sarebbero costretti a ripensare radicalmente i loro processi produttivi. Per i costruttori di veicoli elettrici di alta gamma, dove prezzo e peso sono fattori critici per le prestazioni e l'autonomia, l'eliminazione della fibra di carbonio rappresenterebbe un serio ostacolo all'innovazione.

Se la proposta dovesse essere adottata, i produttori avrebbero comunque tempo fino al 2029 per adeguarsi. Quattro anni potrebbero sembrare un periodo sufficiente per un riadattamento, ma considerando i lunghi cicli di sviluppo nel settore automobilistico, rappresentano una sfida significativa. Molti modelli attualmente in fase di progettazione potrebbero dover essere completamente ripensati per rispettare le nuove normative.

Tuttavia, è importante considerare che siamo ancora nella fase iniziale del processo legislativo. Come dimostra l'introduzione dei dazi del 25% sulle auto importate negli Stati Uniti lo scorso aprile, le politiche commerciali e ambientali possono cambiare rapidamente in risposta a pressioni economiche e geopolitiche. La proposta europea incontrerà probabilmente una forte resistenza da parte dell'industria, aprendo la strada a possibili compromessi o esenzioni settoriali.

Il dibattito sulla fibra di carbonio illustra perfettamente il conflitto tra obiettivi ambientali a breve e lungo termine: da un lato la necessità di ridurre il peso dei veicoli elettrici per migliorarne l'efficienza e l'autonomia, dall'altro le preoccupazioni legate all'intero ciclo di vita dei materiali compositi avanzati. È un equilibrio delicato che l'Europa dovrà trovare se intende mantenere la propria leadership nella transizione verso una mobilità più sostenibile.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

29 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Con gli stessi principi dovrebbero vietare i pannelli fotovoltaici....
A questi il disturbo bipolare gli fa un baffo....
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Quale macchina elettrica ad oggi, lasciando stare le super-car che non fanno testo, è in fibra di carbonio? ma dai, che articolo è..
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

"transizione verso una mobilità più sostenibile" che sicuramente non è quella elettrica o senza uso della fibra di carbonio.Un branco di cani rognosi che andrebbero abbattuti ad uno a uno,in ginocchio davanti a una McLaren F1 stradale "porco/scrofa prima di morire guarda un ultima volta Dio "Boom
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

altra cagata ecoambientale sinistroide.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Quindi la mia moto full carbon è praticamente kriptonite per quegli stolti?
Bene.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

altra cagata ecoambientale sinistroide.
Ma infatti... Dobbiamo rivalutare anche l'asbesto, cribbio!
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

altra cagata ecoambientale sinistroide.
Il tuo disagio è notevole, visto che probabilmente ti piace inalare amianto o cose del genere siccome sei un genio destroide. Detto ciò, se la Mc Laren dovrà rinunciare al carbonio suppongo che piangeranno in pochissimi
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Se qualcuno ha pareri contrari, faccio sniffare un po' di fibra, anche di vetro.
Che piaccia o no non è un materiale "sano".
Anche se dovrebbe valere la stessa cosa per la lana di roccia...
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Il tuo disagio è notevole, visto che probabilmente ti piace inalare amianto o cose del genere siccome sei un genio destroide. Detto ciò, se la Mc Laren dovrà rinunciare al carbonio suppongo che piangeranno in pochissimi
Ma non credo proprio carissimo,
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

0
Se qualcuno ha pareri contrari, faccio sniffare un po' di fibra, anche di vetro. Che piaccia o no non è un materiale "sano". Anche se dovrebbe valere la stessa cosa per la lana di roccia...
Interessante, ma attualmente non è stato dimostrato altro oltre all'asbesto. Sono confidente che in tutto questo tempo che esistono, si sarebbero già fatti notare eventuali effetti collaterali. Magari in tempi più lunghi?
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Quindi la mia moto full carbon è praticamente kriptonite per quegli stolti? Bene.
Chi sarebbero gli stolti?
I legislatori europei o gli articolisti c'ha avrebbero potuto spiegare meglio le ragioni della presunta pericolosità delle fibre di carbonio?
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

"transizione verso una mobilità più sostenibile" che sicuramente non è quella elettrica o senza uso della fibra di carbonio.Un branco di cani rognosi che andrebbero abbattuti ad uno a uno,in ginocchio davanti a una McLaren F1 stradale "porco/scrofa prima di morire guarda un ultima volta Dio "Boom
ahahaha ho letto il commento e sto visualizzando la scena nella mia mente... troppo forte! 😂
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Quindi la mia moto full carbon è praticamente kriptonite per quegli stolti? Bene.
Mah secondo me l'articolo è scritto male, l'unione europea sta spendendo soldi in progetti di ricerca per gestire l'utilizzo di compositi in modo responsabile (lo so perché ci lavoro) è la corretta da prendere. Il problema di sicurezza è anche che al contrario di altri materiali è difficile certificare sia esente da fragilità strutturali causate da errori di laminazione o infusione del pezzo...
Detto questo l'altro problema è la mancanza di riciclabilità del carbonio: il bilancio energetico dell'energia necessaria per creare la fibra di carbonio di qualità, aggiungendo il costo energetico e ambientale per la produzione della resina (che ha minore impatto, volendo ci sono alternative green ma meno performanti) che non può essere riciclata, e la difficoltà di smaltimento, riparabilità limitata e riciclo... Ci sono pochi al mondo in grado di riciclare la fibra di carbonio, è un processo costoso , fino a non molti anni fa costava più che la fibra nuova, e comunque provoca una perdita del 15% delle proprietà meccaniche ad ogni riciclo(e quindi va usato il 15% di materiale in più o un mix con fibre nuove). Alluminio e acciaio possono essere riciclati all'infinito senza perdere proprietà meccaniche, con mezzi molto meno costosi e meno impattanti a livello ambientale (per assurdo un crogiuolo a induzione che può essere alimentato con energia solare).
Poi se stiamo parlando di una moto ICE già è un mezzo assurdo dal punto di vista di efficienza: trasporta 1, massimo 2 persone, nonostante ciò ha un motore che consuma più di una utilitaria (spesso con volumetria equivalente) e lo fa facendo 5 volte inquinamento acustico.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Più resistente dell'acciaio è un'affermazione forte, in realtà la fibra di carbonio è più resistente solo alla trazione, come tenacità e resistenza alla fatica è nettamente inferiore. Ed è il motivo per cui in ambito ciclistico le componenti in carbonio solitamente hanno una garanzia più breve rispetto agli equivalenti in acciaio o alluminio (vedi telai o forcelle).
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.