Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA, si prepara a tagliare la produzione di auto con motore termico per favorire quelle elettriche. L'annuncio è stato fatto da Jean-Philippe Imparato, nuovo Chief Operating Officer in Europa del gruppo, durante il Salone di Parigi.
La decisione è dettata dalla necessità di rispettare gli obiettivi di emissioni previsti dall'Unione Europea per il 2025, che impongono una quota di veicoli elettrici tra il 20% e il 25% delle vendite totali. Attualmente, la percentuale di auto elettriche vendute in Europa si attesta intorno al 14,4%, rendendo necessaria una rapida accelerazione per evitare pesanti sanzioni.
Imparato ha spiegato che Stellantis dovrà raddoppiare la sua quota di veicoli elettrici per raggiungere il 25% richiesto entro il 2025. Se la domanda di auto elettriche non dovesse aumentare spontaneamente, l'unica soluzione sarà ridurre la disponibilità di vetture con motore termico. "Costruiremo solo le termiche necessarie per mantenere la percentuale di elettriche al livello richiesto", ha dichiarato il manager.
La strategia di Stellantis prevede anche un approccio differenziato per i vari mercati europei. In paesi come Italia e Spagna, dove la penetrazione delle auto elettriche è inferiore al 5%, gli obiettivi saranno meno ambiziosi. Al contrario, in mercati più maturi come l'Olanda, potrebbe essere richiesto un mix di vendite elettriche fino al 50%.
Il dibattito tra i costruttori
La posizione di Stellantis si inserisce in un acceso dibattito all'interno dell'industria automobilistica europea. Mentre alcuni costruttori, come BMW e il gruppo Renault, chiedono una revisione delle norme sulle emissioni di CO2 o un rinvio della loro applicazione, Stellantis si oppone a questa ipotesi. Il CEO Carlos Tavares ha ribadito l'impegno del gruppo a rispettare gli obiettivi stabiliti.
Il sistema normativo europeo prevede non solo sanzioni per chi non rispetta i limiti di emissioni, ma anche incentivi per chi li supera. È stato introdotto un sistema di crediti che premia le case automobilistiche che superano la soglia del 25% di veicoli a basse o zero emissioni (ZLEV), riducendo proporzionalmente i loro obiettivi di emissioni fino al 5%.
In questo contesto, la strategia di Stellantis di privilegiare la produzione di veicoli elettrici appare come una mossa pragmatica per evitare sanzioni e posizionarsi favorevolmente nel nuovo scenario del mercato automobilistico europeo, sempre più orientato verso la mobilità elettrica.