La prossima Fiat 500 sarà costruita in Italia

La 500 ibrida arriverà entro fine 2025 mentre la nuova generazione dopo il 2030 con una certezza: il futuro del Cinquino sarà sicuramente in Italia

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il gruppo Stellantis conferma il suo impegno a lungo termine per lo stabilimento di Mirafiori a Torino, con piani di produzione che si estendono fino al 2032-2033. Jean-Philippe Imparato, responsabile del gruppo per l'Enlarged Europe, ha annunciato durante un'intervista televisiva che la produzione della Fiat 500 continuerà a essere il fulcro delle attività dello stabilimento.

La decisione di Stellantis rappresenta un importante segnale di fiducia nell'industria automobilistica italiana e nel ruolo strategico di Torino. Questo impegno a lungo termine potrebbe contribuire a stabilizzare l'occupazione nel settore e stimolare l'innovazione tecnologica nel campo della mobilità elettrica e ibrida.

Imparato ha delineato i piani futuri per Mirafiori: "entro alcuni mesi avremo la 500 ibrida e al di là di questo sto preparando la nuova 500 per il futuro. Non molliamo Mirafiori e non molliamo Torino." Ha inoltre sottolineato l'importanza dello stabilimento per l'intera organizzazione europea di Stellantis.

Oltre alla produzione della 500, Mirafiori ospiterà anche l'ente dei veicoli commerciali Pro1 e l'organizzazione Corporate Europe. Imparato ha evidenziato l'importanza dello sviluppo di tecnologie ibride: "sapete tutti che sto sviluppando a bomba l'ibrido, quindi ve lo porto al più presto possibile, intorno a novembre 2025."

Lo stabilimento di Mirafiori produrrà anche il cambio e-Dct, essenziale per i veicoli ibridi, con una capacità produttiva di 60.000 unità al mese. Questa diversificazione della produzione rafforza ulteriormente il ruolo strategico di Torino nell'ambito del gruppo Stellantis.

Imparato ha anche affrontato le sfide legate alla transizione verso la mobilità elettrica. Ha evidenziato l'incertezza dei consumatori di fronte alle diverse opzioni di propulsione e ai cambiamenti normativi che hanno portato a un aumento significativo dei costi delle auto.

"Quando uno vara da un giorno all'altro una regolamentazione che porta a un incremento dei costi del 40% sulla macchina, è assolutamente ovvio che ci saranno conseguenze", ha spiegato Imparato. Per affrontare queste sfide, Stellantis sta pianificando il lancio di 14 nuovi modelli elettrici e ibridi.

Il manager ha anche sottolineato l'importanza della collaborazione con i fornitori per aumentare la competitività: "se ce la giochiamo bene, tra la forza di Stellantis e i componentisti possiamo inventarci un'alleanza [...] in modo da portare avanti questa transizione elettrica non come un incubo, ma come un'opportunità."

In vista del prossimo incontro con il ministro delle Imprese Adolfo Urso, Imparato ha anticipato che "nel 2029 l'Italia diventerà il secondo mercato europeo di Stellantis", confermando l'importanza strategica del paese per il gruppo automobilistico.

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