La nuova legge sulle emissioni è un disastro, l'Australia non ha imparato niente

L'Australia propone una legge storica sulle emissioni dei veicoli. Tuttavia, sono insorte alcune preoccupazioni a causa delle eccezioni per grandi SUV.

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a cura di Giulia Di Venere

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Questa settimana l'Australia introdurrà al Parlamento una storica proposta di legge sulle emissioni dei veicoli che sulla carta rappresenterebbe un passo significativo per il Paese. Tuttavia, le nuove norme sollevano preoccupazioni poiché sembrano ripercorrere gli stessi errori che hanno contribuito all'aumento delle dimensioni dei veicoli negli Stati Uniti nel corso degli ultimi decenni.

L'Australia, uno dei due soli Paesi ancora senza uno standard di efficienza del carburante, si è trovata di fronte a una mancanza di incentivi per l'adozione di veicoli a bassa emissione di carbonio. Questa penuria di iniziative a livello federale ha portato a un'elevata media di consumo di carburante per le nuove auto, attestata a 6,9 litri/100 km, in contrasto con i 4,2 litri degli Stati Uniti e i 3,5 litri dell'Europa. Inoltre, le case automobilistiche hanno portato in Australia veicoli meno efficienti rispetto ad altri Paesi, spesso trascurando di offrire modelli elettrici come alternativa valida.

Le nuove norme sulle emissioni si propongono di invertire questa tendenza e aumentare la disponibilità di veicoli a basse emissioni nel Paese.

Si prevede che le nuove norme ridurranno le emissioni dei nuovi veicoli di oltre la metà entro il 2029, consentendo agli australiani di risparmiare 95 miliardi di dollari in costi di carburante entro il 2050. Ciò comporterà una riduzione di 321 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio entro il 2050.

Sebbene i risultati previsti siano inferiori rispetto alle nuove regole dell'EPA degli Stati Uniti, è importante considerare che l'Australia ha una popolazione significativamente inferiore rispetto agli USA. Tuttavia, le nuove norme presentano alcuni punti che sollevano preoccupazioni. Ad esempio, alcuni grandi SUV sono classificati come veicoli commerciali leggeri, permettendo loro di avere limiti di emissioni più elevati rispetto alle auto tradizionali. Questa classificazione potrebbe non riflettere adeguatamente l'uso di tali veicoli, generalmente utilizzati per scopi non commerciali.

Le modifiche alle norme sembrano essere state influenzate dalle lobby dell'industria automobilistica, con Tesla e Polestar che hanno abbandonato la Federal Chamber of Automotive Industries a causa delle loro posizioni contro le norme sulle emissioni. Nonostante le critiche e le controversie, il governo australiano, guidato dal primo ministro Anthony Albanese, intende portare avanti la proposta di legge. Sebbene vi siano opposizioni, il governo mira a far passare la legge come parte degli sforzi per ridurre le emissioni di carbonio e mitigare il cambiamento climatico.

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