Secondo Reuters, l'IPO di Porsche potrebbe arrivare a 60 miliardi di euro (circa 61 miliardi di dollari al tasso attuale). La guerra in corso in Ucraina, la possibilità di una recessione e la carenza di energia sono alcuni dei fattori che hanno portato al calo delle aspettative. Ad aggravare la situazione ora potrebbe giungere anche l’enorme ritardo accumulato per Macan EV, a causa di un problema software di Cariad.
Mentre i dirigenti Porsche non sono d'accordo su quanto dovrebbero essere valutati i produttori della 911 e della Cayenne, dall’altro lato gli investitori non hanno ancora definito una formula di valutazione. Uno dei primi 20 azionisti di Volkswagen, in una nota, ha affermato di non essere affatto entusiasta dell'IPO di Porsche poiché la quantità limitata di azioni in vendita darà poco potere ai nuovi azionisti. Lo stesso azionista ha affermato che l'IPO non "creerà valore" a lungo termine.
Non solo Porsche naviga in cattive acque; anche la capitalizzazione di Aston Martin è scesa del 57% nell’ultimo periodo, mentre quella di Ferrari di quasi un terzo. Sia per il Gruppo VW nel suo insieme che per Porsche individualmente, il risultato avrà un forte impatto sui loro ambiziosi obiettivi di elettrificazione. Anche se ha un continuo interesse per gli e-fuel, Porsche vuole che l'80% delle sue vendite di veicoli siano veicoli elettrici entro il 2030, mentre il Gruppo VW vuole avere oltre 25 modelli di veicoli elettrici entro lo stesso anno. Il dibattito sul valore dell'IPO di Porsche continuerà a imperversare fino a quando la decisione sarà definitiva.